Queste azioni potrebbero approfittare delle spese militari italiane in aumento anche nel 2023

Queste azioni potrebbero approfittare delle spese militari italiane in aumento anche nel 2023

Negli ultimi anni la spesa delle Nazioni per gli armamenti non ha fatto che aumentare. Un trend generale che agli Usa alla Polonia, da Taiwan alla Cina, dalla Russia fino all’ex pacifista Giappone. Ovviamente, l’Italia non è immune da questa tendenza e queste azioni potrebbero approfittare delle spese militari italiane in aumento anche nel 2023. Parliamo di Leonardo, uno dei principali produttori di armi al Mondo.

La spesa militare nel Mondo

Come riportato nel rapporto del SIPRI 2022

La spesa militare globale totale è aumentata dello 0,7% in termini reali nel 2021, per raggiungere i 2.113 miliardi di dollari. I cinque Stati che hanno speso di più nel 2021 sono stati Stati Uniti, Cina, India, Regno Unito e Russia, che insieme rappresentano il 62% della spesa, secondo i nuovi dati sulla spesa militare globale pubblicati il 25 aprile dallo Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI).

Nel grafico seguente è riportata la spesa militare nel Mondo da cui si evince come, dopo una discesa tra il 2010 e il 2013 è ripreso il trend al rialzo.

La spesa militare nel mondo (miliardi di dollari) Fonte SIPRI 2022

La spesa militare nel mondo (miliardi di dollari) Fonte SIPRI 2022 – proiezionidiborsa.it

Questo trend è continuato anche nel 2022 e dovrebbe continuare così anche nel 2023. D’altra parte la NATO ha chiesto ai suoi membri di aumentare la spesa militare fino ad almeno il 2% del PIL. Come si vede dal grafico seguente ci sono tantissimi Paesi sotto questa soglia, per cui la spesa globale non potrà che continuare a salire.

L’Italia è tra i 100 maggiori produttori di armamenti con due grandi società: Leonardo e Fincantieri (che produce anche navi civili) in 13° e 47° posizione. I ricavi delle due società dalla sola vendita di armi da guerra è di 13,8 miliardi, pari al 2,6% di tutto il fatturato delle top 100.

Si comprende, quindi, come un aumento della spesa in armamenti non potrà che portare beneficio ad aziende come Leonardo e Fincantieri.

Spesa militare dei Paesi NATO espressa in percentuale del prodotto interno lordo

Spesa militare dei Paesi NATO espressa in percentuale del prodotto interno lordo – proiezionidiborsa.it

Queste azioni potrebbero approfittare delle spese militari italiane in aumento anche nel 2023: le indicazioni dell’analisi grafica

Leonardo Finmeccanica (MIL:LDO) ha chiuso la seduta del 27 dicembre in rialzo dell’1,04% rispetto alla seduta precedente a 8,16 euro.

La chiusura di dicembre potrebbe portare a un incrocio ribassista delle medie

La chiusura di dicembre potrebbe portare a un incrocio ribassista delle medie – proiezionidiborsa.it

La situazione di lungo periodo per il titolo Leonardo non è molto chiara. Dopo il rialzo seguito allo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, infatti, i ribassisti hanno preso il sopravvento. Tanto che la chiusura del mese di dicembre potrebbe sancire l’inversione ribassista delle medie. Anche in questa ipotesi il ribasso non diventerebbe inevitabile fino a quando il supporto in area 8,181 euro resisterà alle pressioni ribassiste.

A supporto della tenuta delle quotazioni di Leonardo arriva, poi, anche la Storia. Statisticamente, infatti, c’è una probabilità del 68% che il mese di gennaio sia rialzista.

Qualora, invece, dovesse rimanere in vigore lo scenario rialzista, allora, il titolo potrebbe spingere ben oltre quota 17 euro. Una conferma in tal senso arriverebbe da una chiusura mensile superiore a 9,62 euro e potrebbe portare le quotazioni di Leonardo verso i massimi storici.

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