Quasi nessuno sa che anche questo comportamento potrebbe rivelarsi un campanello d’allarme della demenza 

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Quando i nostri genitori o i nostri parenti iniziano ad avere una certa età cominciamo, giustamente, ad essere più attenti e premurosi nei loro confronti. D’altronde, è perfettamente normale voler aiutare l’altra persona nel momento in cui potrebbe aver maggior bisogno di noi.

Assieme alla premura, però, spesso aumentano anche l’ansia e l’angoscia in relazione alla possibile presenza di malattie e disturbi. Propri di questa fase della vita, ovvero la vecchiaia.

Osservare con giudizio

Fare attenzione alla salute e al benessere delle persone a cui vogliamo bene senza dubbio si rivela essere un comportamento giusto e potenzialmente fondamentale. Tuttavia, dovremmo cercare di osservare con giudizio, senza farci prendere eccessivamente dall’ansia. Difatti, a meno che non si abbia studiato medicina o materie affini, non abbiamo gli strumenti per poter azzardare diagnosi.

Quel che possiamo fare, quindi, è solamente cercare di conoscere quali potrebbero essere i segnali sospetti di determinati disturbi. Così da consultare uno specialista solamente nel caso in cui appaiano in maniera molto frequente. Proprio con questo scopo, nel prossimo paragrafo, andremo a parlare di un sintomo poco conosciuto della demenza.

Quasi nessuno sa che anche questo comportamento potrebbe rivelarsi un campanello d’allarme della demenza

La demenza senile è sicuramente uno dei disturbi più frequenti nei soggetti che attraversano la vecchiaia. Di conseguenza, è anche uno dei più temuti. Oltre ai sintomi inequivocabili di questa malattia, però, ne esistono anche altri, per lo più di tipo comportamentale, che potrebbero ingannare. In quanto potrebbero apparire precocemente ed essere scambiati per altro.

A tal proposito. poco tempo fa abbiamo avuto modo di parlare di uno di questi segnali. Spiegando in particolare come tutti pensano ai vuoti di memoria ma è soprattutto questo il sintomo ingannevole della demenza. Oggi continuiamo ad approfondire questo argomento interessante, andando ad analizzare un altro sintomo, altrettanto ingannevole e poco noto. Vediamo, infatti, come quasi nessuno sa che anche questo comportamento potrebbe rivelarsi un campanello d’allarme della demenza. Stiamo parlando del “collezionismo”.

Difatti, così come spiegato anche dall’ISS, questo disturbo comportamentale potrebbe essere ricondotto alla demenza. Si tratta dell’atteggiamento che vede la persona collezionare moltissimi oggetti. Senza che questi abbiano un significato particolare o un’importanza specifica. Il collezionismo, in questo caso, è inteso come un’azione quasi frenetica, che ha l’obbiettivo di conservare il più possibile. Come ad esorcizzare la paura della perdita, difatti, il soggetto tende ad accumulare e mai a buttare.

Nonostante non sia conosciuto come altri sintomi, si tratta di un comportamento piuttosto comune nei pazienti che soffrono di questo disturbo. Come sempre in questi casi, ripetiamo che un atteggiamento del genere da solo non potrà in nessun modo rivelarsi sufficiente per una diagnosi. Tuttavia, potrebbe, se presente costantemente ed insieme ad altri segnali, rivelarsi un buon motivo per effettuare delle visite più approfondite. Così da sentire il parere di uno specialista, unico in grado di poterci dare informazioni specifiche al riguardo.

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