Quanto guadagno in 2 anni con 25.000 euro sul miglior conto deposito o sul BTP con il rendimento più ricco?

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Il rialzo dei rendimenti sul reddito fisso anche sulle brevi scadenze ha riacceso gli interessi del piccolo investitore. La liquidità sul conto è infruttifera e genera problemi di gestione (commissioni e/o imposte), perdite di potere d’acquisto per l’inflazione e mancati guadagni. Anzi, il costo opportunità è spesso bistrattato perché non lo si paga “attivamente” mentre lo si subisce in termini di mancati incassi. Al riguardo, per esempio, quanto guadagno in 2 anni con 25.000 euro sul miglior conto deposito o sul BTP con il rendimento più ricco?

Potrebbe infatti bastare un breve orizzonte temporale per assicurarsi una discreta rendita. Ossia un incasso finale nominale netto che superi anche l’ordine del migliaio di euro. Vediamo cosa offre di buono il mercato in questo scampolo di giugno.

Il BTP con cedola lorda annua all’1,85%

Sul fronte dei titoli di Stato il risparmiatore potrebbe seguire due vie alternative. Potrebbe considerare direttamente una nuova emissione di BTP di durata biennale o rivolgersi sul mercato secondario.

Sul primo fronte un mese fa il MEF ha emesso il BTP a 2 anni (scadenza: 28 marzo 2025 e ISIN IT0005534281) con cedola lorda annua al 3,40%. Venerdì il bond ha chiuso le contrattazioni a 99,665 centesimi, mentre il minimo assoluto in questo mesetto di vita è stato a 99. In sostanza i rendimenti sono leggermente a premio rispetto all’interesse lordo offerto.

In alternativa potrebbe accedere al MOT, il mercato secondario dei bond, e cercare tra le tante obbligazioni oggi in circolazione. Soffermiamoci sul BTP con codice ISIN IT0005408502 e scadenza 1° luglio 2025 (2,04 anni residui). La cedola lorda annua è all’1,85% mentre il rendimento netto annuo sale al 3,10% grazie ai prezzi attuali sui 96,77 centesimi.

Investendo 25mila euro a questi corsi, dunque, s’incasserebbero 4 cedole nette piene di 202 € e un extrarendimento finale sui 730 € (il rimborso a 100). Precisiamo che nei calcoli abbiamo tralasciato la cedola del prossimo 1° luglio in quanto il potenziale rateo di nostra competenza sarebbe esiguo. Ancora, le commissioni di compravendita del bond e dell’associato dossier titoli dipendono dalle condizioni economiche previste dalla propria banca.

Quanto guadagno in 2 anni con 25.000 euro sul miglior conto deposito o sul BTP con il rendimento più ricco?

I potenziali guadagni non sono da meno neanche sul miglior conto deposito (CD) vincolato al momento disponibile sul mercato. Dalle nostre indagini è spuntato un 4,50% lordo annuo offerto da una banca online.

L’istituto offre alla clientela la possibilità di aderire a linee libere e vincolate, con i rendimenti dei primi inferiori ai secondi a parità di durata dell’investimento. In particolare, su quella a vincolo a 24 mesi il guadagno netto (da imposta di bollo e sugli interessi) su un capitale di 25mila € sarebbe sui 1.565 € circa. La liquidazione degli interessi è annuale e il prodotto è privo di costi di apertura, gestione e chiusura.

Morale, si ottiene grosso modo lo stesso guadagno del bond di Stato di cui sopra, euro più euro meno. Tuttavia, nel caso del CD l’emittente in questione prevede l’apertura di un conto corrente associato.

Cosa considerare sempre prima di investire i soldi?

Come si vede le occasioni per guadagnare sul reddito fisso non mancano e si riescono a generare buoni introiti anche sulle brevi durate. Certo, vanno sempre vagliate tutte le circostanze come il rating emittente e la possibilità o meno di rientrare del capitale prima del tempo. Parimenti cruciali si rivelano i costi (tasse e commissioni) dell’intero ciclo dell’investimento e le eventuali condizioni commerciali dell’intermediario di turno.

Infine valgono sempre le altre regole madre di ogni investimento. Primo, calibrarlo in base al proprio orizzonte temporale e profilo di rischio. Secondo, aderire solo dopo averne compreso tutti i pro e contro. Terzo, i guadagni salgono quando aumenta la durata dell’investimento e/o il rischio insito nello strumento. Infine mai gestire i soldi secondo la logica all-in. La diversificazione, infatti, resta sempre una delle migliori armi contro il rischio.

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