Quanto costa un prestito finalizzato fino a 75.000 euro e chi può chiederlo?

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Per non cadere nella morsa dei debiti e/o prestiti, la prima cosa da fare è quella di gestire al meglio e con oculatezza le entrate mensili. Ci sono tecniche di gestione del bilancio familiare che aiutano tanto ad arrivare a fine mese con i soldi disponibili.

Tuttavia, quando i soldi non bastano, spesso la strada obbligata è quella del prestito, ossia della richiesta di soldi a soggetti terzi. Tra questi, il prestito finalizzato è un finanziamento collegato all’acquisto di un particolare bene o servizio. Può essere il caso dell’acquisto di mobilia o di lavori per la casa o per il cambio dell’auto o dello scooter etc.

In genere la somma concessa oscilla tra le poche centinaia fino alle decine di migliaia di euro. Vediamo pertanto quanto costa un prestito finalizzato fino a 75.000 euro oggi sul mercato.

Come funziona questa forma di prestito e quando c’è il rischio che la sua richiesta non vada a buon fine

Rispetto al prestito non finalizzato, la differenza principale è che in questo caso i soldi vengono erogati a chi vende il bene o servizio. Il debitore si impegna a restituire a rate quanto ottenuto. Invece in quello non finalizzato la somma arriva nella disponibilità del richiedente.

Il prestito lo si può ottenere anche presso il rivenditore, magari già convenzionato con uno o più intermediari. Inoltre può coprire l’intero prezzo di ciò che si compra o una parte dello stesso.

Tuttavia, le probabilità di ottenerlo aumentano o diminuiscono a seconda del proprio merito creditizio. Chi eroga la somma si accerta che noi siamo dei buoni pagatori e non dei protestati, per esempio. In alternativa, o in aggiunta, potrebbe anche tutelarsi attraverso una fideiussione che nel complesso aumenta il costo del debito. Va da sé, infine, che la somma chiesta deve essere compatibile con i propri redditi e quindi con la nostra capacità di pagare le rate.

Quali sono i rischi collegati alla richiesta di un prestito finalizzato?

Senza mezzi termini, i prestiti (finalizzati e non) impegnano oggi le risorse che verranno guadagnate in futuro. Cioè una sua richiesta incide sulla nostra capacità di spesa dei prossimi mesi o (più probabile) anni.

Ipotizziamo il caso del dipendente pubblico a tempo indeterminato con un netto mensile di 1.600 euro. Ancora, immaginiamo un prestito finalizzato di 15mila euro per una nuova auto. Rimborsando la spesa in 5 anni, la rata più economica oscilla sui 300 euro mensili circa. Passando invece a 6 anni, la rata scende a circa 250 euro, mentre si attesta sui 200 euro/mese sulla durata a 8 anni.

Il prestito (meglio: qualunque prestito) riduce quindi la nostra capacità di spesa mensile per tutta la durata del rimborso. È un po’ come vedersi un taglio dello stipendio in cambio di una compera fatta oggi.

In media oggi quanto costa un prestito finalizzato fino a 75.000 euro tra i vari intermediari?

Vediamola ora in termini di costi, ossia di tassi di interesse applicati. Il TAEG di un prestito a 5 anni (e tutte le condizioni del richiedente di cui sopra) oscilla mediamente tra il 6,50% e il 7,80%. Non mancano eccezioni al ribasso e al rialzo rispetto ai valori mediani da noi citati. Sulla durata più lunga si passa a un TAEG mediano tra il 6,80% e l’8,50%.

Ovviamente i tassi cambiano in base a tanti parametri, come la durata, l’importo, il reddito del richiedente, l’intermediario, etc. Ad esempio, aumentando di molto l’importo del prestito, il TAEG richiesto parte dall’8%.

Non resta che armarsi di tanta pazienza e cercare sul mercato le condizioni più adatte al nostro profilo di richiedenti.

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