A chi spetta il Bonus bollette e cosa fare per risparmiare luce e gas per sempre

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Per risparmiare sulle bollette luce e gas a lungo termine possiamo dividere gli interventi da attuare in immediati, di breve e di medio-lungo termine. In particolare vedremo a chi spetta il Bonus bollette e cosa fare per tagliare queste spese sul lungo periodo.

Come risparmiare sulla bolletta luce e gas nell’immediato

Nell’immediato vanno adottate le buone maniere che limano da subito i consumi energetici. Dalla loro adozione dovrebbe arrivare almeno un 10% di minori spese.

Per risparmiare sul gas andrebbe ridotto il tempo di permanenza sotto la doccia. Il guadagno sarebbe sia in termini di acqua che di gas consumato. In cucina l’utensile più utilizzato deve essere il coperchio per tagliare i tempi di cottura. Parimenti vanno usate le pentole a pressione nelle cotture più lunghe. Infine vanno gestiti e dosati al meglio i tempi di accensione dell’impianto termico. Un grado di temperatura in meno dell’ambiente domestico taglia dell’8% il conto della bolletta.

Quanto alla corrente elettrica, occorre sin da subito tagliare gli sperperi da stand-by, le luci accese inutilmente e utilizzare al meglio gli elettrodomestici. Quest’ultimi vanno usati a pieno regime e magari nei giorni e nelle fasce orarie più economiche.

Vediamo a chi spetta il Bonus bollette e cosa fare per tagliare per sempre queste voci di spesa

Passiamo adesso agli interventi di medio termine per tagliare le spese energetiche. Al riguardo segnaliamo tre distinti interventi da valutare uno ad uno.

Per quanto riguarda il Bonus sociale, la Legge prevede il rispetto di precise fasce ISEE per potevi accedere. Inoltre ricordiamo che anche la social card INPS (80 euro bimestrali) può essere spesa per pagare le utenze domestiche.

In secondo luogo vanno ponderate le offerte dei fornitori presenti sul mercato. La concorrenza potrebbe offrire prezzi e condizioni più interessanti rispetto a quella che abbiamo attualmente. Un grave errore da non fare, tuttavia, è quello di limitarsi a confrontare solo i prezzi e di ignorare le clausole del contratto.

Infine bisogna vedere se il proprio Comune di residenza prevede degli aiuti specifici per affrontare il caro bollette. È il caso, ad esempio, del Comune di Parma, quello di Napoli e di Grosseto, il Comune di Porcari (Lucca), di Portogruaro (Venezia), etc. In questi casi non resta che rivolgersi ai Servizi Sociali del Comune e informarsi di chi può accedere ai sostegni pubblici.

Come tagliare i costi a lungo termine

Tuttavia, la vera sfida si vince sulle azioni valide sul lungo periodo, ossia su tutte le opere di adeguamento e di ristrutturazione del proprio appartamento. Ha poco (o nessuno?) senso spendere tanti soldi per riscaldare casa se gli infissi sono un colabrodo. Meglio avere infissi a doppio o triplo vetro per isolare al massimo l’ambiente interno da quello esterno, sia d’inverno che d’estate.

Pensiamo poi agli incentivi statali per il fotovoltaico. Al riguardo si può sfruttare tanto Superbonus 110% quanto del Bonus ristrutturazione (totale massimo di spesa di 96mila euro a unità abitativa). L’energia arriverebbe direttamente dall’ambiente a beneficio del portafoglio.

Un altro intervento strategico di lungo periodo è il cappotto termico. Realizzato su una casa singola può ridurre di un terzo i consumi energetici, mentre li potrebbe addirittura dimezzare su un condominio di piccole-medie dimensioni.

E così via anche in merito agli altri possibili interventi di lungo termine.

I sostegni pubblici possono variare nel tempo, come le buone abitudini  potrebbero avere vita breve. Invece i lavori di adeguamento hanno il pregio della durata e non soffrono della stagionalità. Essi, infatti, valgono tanto con il caldo che con il freddo. Inoltre spesso si autoripagano nel tempo non modificando più di tanto la qualità della nostra vita.

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