Quante volte a settimana si possono mangiare gli affettati e come utilizzarli in cucina

Quante volte a settimana si possono mangiare gli affettati e come utilizzarli in cucina

Sai come consumare e utilizzare gli affettati?  Quante volte a settimana si possono mangiare gli affettati e come utilizzarli in cucina? Ecco alcuni consigli utili.

Nella nostra alimentazione siamo abituati ad introdurre alcuni alimenti già pronti per essere consumati. Chi per comodità, chi per gusto spesso consuma affettati più e più volte nell’arco di una settimana. Questo, come presto vedremo, è un comportamento sbagliato da adottare. In effetti per quanto riguarda questa categoria di cibi ci sarebbe una dose raccomandata settimanale che sarebbe preferibile seguire.

Fanno veramente male?

La risposta a questa domanda è “dipende”. Dipende da molti fattori. Infatti una cosa importante da sapere è che nessun alimento preso come singolo fa male alla salute. Il problema è però quando questo viene consumato senza moderazione, dunque a dosi elevate. È anche il caso degli affettati. Nel momento in cui consumiamo tutti i giorni il prosciutto, come anche il salame, potremmo avere delle conseguenze.

I danni a carico della salute

A rischio potrebbero essere proprio le donne in gravidanza. Questo perché è risaputo che durante il periodo di attesa, una donna non deve consumare cibi crudi in quanto potrebbe andare incontro alla toxoplasmosi. Oltre a questo gli affettati presentano tanto sale. Ciò potrebbe anche causare danni all’apparato cardiocircolatorio, portando problemi anche al cuore e ai vasi.

Quante volte a settimana si possono mangiare gli affettati e quali sono quelli indicati a dieta

In sostanza le linee guida consigliano di consumare gli affettati al massimo 2 volte a settimana. Anche in una dieta possono essere introdotti, l’importante è andare a scegliere quelli più magri. Ad esempio in una dieta ipocalorica vengono consigliato il prosciutto cotto e crudo, la bresaola e la fesa di tacchino. Questi che abbiamo appena elencato vengono definiti “magri” in quanto presentano, rispetto ad altri, un basso indice di grassi. Ciò non significa però che possono essere mangiati con più frequenza e a dosi elevate. Bisognerà sempre rispettare la raccomandazione di 2 volte a settimana. Ovviamente se capita che se ne consumano di più non succede nulla. L’importante è non ripetere quest’azione per un tempo prolungato.

Consigli in cucina

Nel momento in cui si decide di consumare gli affettati come pasto, che sia pranzo o cena, ricordiamoci di comporre sempre un piatto bilanciato. Dunque potremmo fare un piatto che contiene circa dai 70 ai 100 grammi di prosciutto/fesa di tacchino, affiancati da 200 grammi di verdura. Le dosi ricordiamo che variano a seconda del soggetto e del proprio fabbisogno giornaliero di calorie.

Possiamo completare il tutto con una fonte di carboidrati come ad esempio un po’ di pane integrale. La verdura la condiamo con un giro d’olio d’oliva, così che abbiamo anche introdotto la fonte lipidica che serve in ogni piatto. Ovviamente possono essere utilizzati anche per fare piatti più gustosi, come ad esempio le sfoglie farcite. Per una merenda veloce va bene anche se utilizzati per fare un panino leggero. Dunque abbiamo capito quante volte a settimana si possono consumare i salumi senza recare danni alla salute ma soprattutto come introdurli nell’alimentazione.

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