Quando viene accreditato l’Assegno Unico se richiesto entro il 30 giugno e come controllare il pagamento senza dover andare in banca

assegno

Dal mese di marzo 2022 abbiamo assistito ad una sforbiciata alle entrate degli italiani. In una fase  economicamente delicata come quella attuale molti di noi hanno subito una diminuzione nella busta paga.

Hanno agito in questo senso due fattori principali: la modifica degli Assegni Familiari e l’addio alle detrazioni per figli a carico.

Vediamo più in dettaglio perché le modifiche apportate ai vecchi Assegni Familiari incidono sulle entrate mensili.

Quando viene accreditato l’Assegno Unico se richiesto entro il 30 giugno e come controllare il pagamento senza dover andare in banca

Il vecchio ANF è stato sostituito con l’Assegno Unico familiare. La differenza sostanziale risiede nel calcolo: gli ANF erano calcolati sullo stipendio mentre l’Assegno Unico viene calcolato sull’ISEE.

L’ISEE è l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, ossia un metodo per valutare la situazione economica di una famiglia. Non si limita quindi a considerare il reddito, cioè lo stipendio o i redditi da impresa, ma anche il patrimonio mobiliare ed immobiliare.

Il patrimonio ed il reddito che sono presi in considerazione sono quelli del secondo anno precedente la dichiarazione e sono proporzionati in base al numero dei componenti del nucleo familiare.

Se dunque l’Assegno Unico è erogato sulla base dell’ISEE, non terrà conto delle entrate correnti, modificando così gli equilibri economici ed i flussi di liquidità del nucleo familiare.

Inoltre l’Assegno Unico familiare è erogato direttamente dall’INPS sul conto corrente e non più inserito in busta paga.

Ecco perché la corresponsione dipende dal momento della presentazione della richiesta

Diventa quindi importante sapere quando viene accreditato l’Assegno Unico da parte dell’INPS e verificare se l’importo spettante arriva correttamente nelle nostre tasche.

L’erogazione dell’assegno parte dal mese successivo alla presentazione della richiesta. Dunque è importante inoltrare la domanda il più presto possibile. Se le istanze si presentano entro il 30 giugno sarà possibile ottenere anche gli arretrati. A partire dal 1° luglio invece si avranno soltanto gli assegni correnti.

Per le domande presentate entro il 28 febbraio scorso, gli assegni sono messi in pagamento a partire dal 15 aprile. Per le domande presentate a partire dal mese di marzo varrà la regola dell’ottenimento alla fine del mese successivo all’inoltro.

Molti di noi non hanno tempo per recarsi in banca a verificare l’avvenuto pagamento. Qualora non si disponga di home banking è possibile accedere al sito INPS per accertare l’accredito.

Per farlo è necessario autenticarsi attraverso il codice PIN dispositivo rilasciato dall’INPS oppure accedere a MyINPS con SPID o Carta di Identità Elettronica. In mancanza l’accesso è consentito anche tramite Tessera Sanitaria. Una volta effettuato il riconoscimento ed entrati nell’area personale è sufficiente visualizzare le disposizioni di pagamento per accertarsi degli importi riconosciuti.

Lettura consigliata

Con queste carte i risparmi e gli omaggi sono assicurati, ma le offerte non sempre ci fanno spendere quanto avremmo voluto

Consigliati per te