Qual è il costo medio del coperto nei ristoranti in Italia, cosa include e come funziona invece nel resto del Mondo 

Costo medio del coperto nei ristoranti in Italia-Foto da imagoeconomica

Al termine di un pranzo o una cena al ristorante, quando si controlla lo scontrino, la voce che di solito infastidisce più di tutte è quella del coperto. Ma cosa si intende con questa voce? A quanto ammonta? E la paghiamo solo noi in Italia o anche altrove? Scopriamolo insieme!

Quando si va a mangiare fuori, in Italia siamo abituati a pagare il coperto. Si tratta di una voce che è chiaramente indicata nel menù. Fino a qualche anno fa, il coperto del ristorante si aggirava attorno a 1/1,50 euro. Poi, col tempo, il prezzo del coperto ha cominciato ad aumentare. Oggi, sarà l’inflazione, il caro-vita e gli aumenti in generale che hanno investito ogni settore, dagli alimentari al costo delle utenze (acqua, luce e gas), anche il prezzo del coperto è lievitato e non poco. Oggi più che mai, il coperto è una voce dello scontrino che infastidisce parecchio e che fa lievitare a dismisura il conto finale.

Qual è il costo medio del coperto nei ristoranti in Italia

Nella voce “coperto” rientra ciò che il cliente trova sul tavolo, e quindi tovaglia e tovaglioli, piatti, posate e bicchieri. Inoltre, nel costo del coperto è compreso anche il cestino del pane. Ed ancora, in questa voce, vengono fatte rientrare anche le spese per le operazioni di pulizia. Infine, molti ristoratori includono in questo costo anche il tipo di location che offrono al cliente.

Oggigiorno, in Italia, il costo medio del coperto va dai 2/2,50 euro (di solito applicato nelle pizzerie), per poi salire a 3,50 nei ristoranti, fino ad arrivare a picchi di 5 euro nei locali più trendy e di lusso.

La curiosa origine

Ora che abbiamo visto qual è il costo medio del coperto nei ristoranti in Italia, facciamo una piccola divagazione storica molto curiosa sulle origini di questo costo, sempre presente nei menù dei ristoranti italiani. Potrà sembrare strano, ma le origini del coperto risalgono addirittura al Medioevo. Nei tempi antichi, infatti, il “coperto” era la quota che i viandanti erano chiamati a pagare alle locande che li ospitavano per poter consumare le proprie vivande in un luogo riparato e riscaldato. La taverna era quindi un luogo che metteva a disposizione tavoli, sedie e posate, e per poterli utilizzare si pagava il cosiddetto coperto. Oggi, però, le cose sono un po’ diverse, visto che noi non ci portiamo da casa le nostre pietanze!

Coperto al ristorante: cosa succede all’estero?

Il coperto è un’usanza quasi esclusivamente tutta italiana. Sono ben pochi, per non dire rarissimi e quasi unici, i casi in cui questa voce viene fatta pagare nei ristoranti all’estero. Tuttavia, è altresì vero che, di solito, all’estero il pane non viene portato sul tavolo come normale consuetudine, ma è indicato nel menù (di solito tra i contorni) e viene fatto pagare al pezzo. Inoltre, all’estero è consuetudine lasciare la mancia, che di solito corrisponde al 10%-15% del conto totale. Insomma, coperto sì o coperto no, in un modo o nell’altro, le cose si bilanciano!

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