Prosciutto cotto affettato al banco o in vaschetta? Scopriamo quale è meglio scegliere

Cosa scegliere fra prosciutto cotto affettato al banco o in vaschetta

Nella cucina italiana troviamo tante eccellenze del territorio. Si impiegano per preparare piatti prelibati da consumare ogni giorno oppure per le feste. La tradizione nel settore della salumeria ad esempio ha una lunga storia. Possiamo comprare diversi tipi di affettati al supermercato. Per quanto riguarda il prosciutto, meglio affettato fresco o preconfezionato? Scopriamo i vantaggi e gli svantaggi.

Una delle merende che le mamme un tempo preparavano spesso era il panino con il salame o il prosciutto. Gli affettati si mangiano anche con i grissini, nei toast, nella piadina, sulla pizza. Un antipasto dei più classici è quello con prosciutto e melone. Pensiamo anche ad alcuni primi come la pasta all’amatriciana con il guanciale o ai tortellini con il crudo.
Per quanto riguarda in particolare il prosciutto cotto, dobbiamo sapere che ci sono due decreti che ne disciplinano la produzione. Riassumendo, dev’essere ottenuto dalla coscia di un suino e si possono impiegare nella produzione alcuni elementi. Tra tanti citiamo il vino, lo zucchero, le proteine del latte, spezie, aromi e additivi. Nella lavorazione abbiamo la salagione, la formatura e la cottura.
In base all’umidità il prosciutto si distingue in prosciutto cotto, scelto e di alta qualità.

Meglio il prosciutto cotto affettato al banco o in vaschetta?

Quando abbiamo il desiderio di mangiare degli affettati oppure ci servono per una ricetta ci rechiamo in negozio. Possiamo preferire una piccola rivendita oppure il supermercato. In questo caso troveremo sia il banco salumeria che il banco frigo.
Il prosciutto che ci dà il salumiere è affettato fresco, dall’aroma inconfondibile e ci spinge a mangiarlo subito con un po’ di pane. Quello che troviamo in vaschetta può essere comodo da portare nella borsa frigo o in ufficio. La qualità dipende sempre dalla produzione, sia della carne suina che dal tipo di confezione. Il prosciutto dev’essere in atmosfera protettiva. Meglio diffidare se notiamo del liquido o un colore strano. Una differenza importante che può influenzarci riguarda la conservazione e la durata.

Come conservarlo in frigorifero

Il prosciutto che compriamo dal salumiere si può conservare nella sua carta in frigorifero. Cerchiamo di consumarlo però entro 3 giorni. Dopo perderebbe il suo sapore e potrebbe andare a male. Cerchiamo quindi di acquistarne in quantità limitata. Dopo un pasto può avanzare del prosciutto. In tal caso lo conserveremo in un contenitore ermetico. Un altro metodo consiste nell’avvolgerlo con una pellicola e poi nella carta d’alluminio. Poniamolo poi in frigo.
Nel caso delle vaschette, la durata è un po’ più lunga. Potremmo comprarne alcune da mettere nel frigorifero di casa e da tirare fuori all’occorrenza. La data di scadenza possiamo leggerla comodamente sulla confezione. Prosciutto cotto affettato al banco o in vaschetta? È importante soprattutto la qualità del prodotto, quindi. La scelta si baserà poi sulle nostre esigenze di consumo.

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