Il preoccupante ribasso delle azioni Campari è scattato a seguito dei deludenti conti della Diageo, un’azienda operante nel settore delle bevande alcoliche e fa parte delle 100 aziende con la maggior capitalizzazione nella borsa di Londra. Naturalmente, quindi, gli operatori hanno anche venduto azioni Campari. Un titolo che nella sua storia ha sempre dato grossissime soddisfazione ai suoi azionisti salendo in maniera costante. A partire da fine 2021, però, il titolo Campari sta mostrando una notevole debolezza rispetto all’indice delle 40 azioni più capitalizzate di Piazza Affari. Se l’indice rispetto alla prima seduta del 2022 è sotto di circa il 5%, il titolo Campari ha perso circa il 25%.
Confronto tra l’andamento del titolo Campari (barre rosse e verdi) e dell’indice Ftse Mib40 (barre blu e grige) assumendo come normalizzazione la prima seduta del 2022 – proiezionidiborsa.it
La valutazione del titolo
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Da un punto di vista dei fondamentali Campari è fortemente sopravvalutato qualunque sia la metrica utilizzata. Ad esempio, il rapporto prezzo su utili esprime una sopravvalutazione del 30% circa.
A sostegno del titolo c’è una situazione finanziaria della società molto buona che ha permesso una politica di sviluppo mediante acquisizioni. L’indice di liquidità è pari a circa 2. Inoltre, il rapporto tra debito e capitalizzazione si aggira intorno al 55%.
Secondo il giudizio degli analisti, poi, riportato sulle riviste specializzate, il prezzo obiettivo medio esprime una sottovalutazione del 18% circa.
Preoccupante ribasso delle azioni Campari: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Campari (MIL:CPR) ha chiuso la seduta del 26 gennaio a quota 9,67 euro, in ribasso del 2,81% rispetto alla seduta precedente.
Le medie sul titolo Campari sono incrociate al ribasso – proiezionidiborsa.it
Le ultime sedute hanno avuto un impatto molto forte sul titolo tanto che le medie hanno invertito al ribasso. A preoccupare, poi, è anche il forte aumento dei volumi che ha accompagnato il ribasso del 26 gennaio. C’è stato, infatti, un incremento del controvalore scambiato pari a oltre il 200%.
Allo stato attuale, quindi, il titolo potrebbe accelerare al ribasso vero i minimi del 2022 in area 8,7 €.
Per una ripresa del rialzo decisiva potrebbe essere una chiusura giornaliera superiore a 10 €.
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