Pochi sanno che l’abuso di questi farmaci può provocare stitichezza

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La stitichezza è un problema abbastanza diffuso. Quando se ne parla si va subito a pensare ai farmaci o ai rimedi naturali che possono aiutarci a risolvere il problema. In realtà esiste anche il rovescio della medaglia. Ad esempio, pochi sanno che l’abuso di questi farmaci può provocare stitichezza. Esistono infatti dei farmaci che, se assunti con una certa regolarità, provocano la stipsi.

Possiamo parlare di stitichezza quando si va in bagno meno di tre volte a settimana. E se ciò perdura per almeno tre settimane consecutive, si tratta di una condizione ormai cronica. La stitichezza è un problema molto diffuso nella società occidentale. Vita sedentaria e alimentazione spesso sregolata non aiutano. In America ne soffrono circa quattro milioni di persone e in Italia la situazione non è molto diversa.

In particolare ne soffrono gli over 60, i soggetti colpiti dalla sindrome del colon irritabile e le donne in gravidanza. Ma non è tutto, abbiamo visto ad esempio che molte persone ne soffrono in vacanza.

Pochi sanno che l’abuso di questi farmaci può provocare stitichezza

Come ben sappiamo, tutti i farmaci hanno controindicazioni ed effetti collaterali. Li troviamo ben elencati e descritti nel foglietto illustrativo, più comunemente detto “bugiardino”.

Alcuni farmaci rendono difficoltoso andare in bagno.

In maniera più specifica, stiamo parlando dei medicinali per la cura del Parkinson e degli antipsicotici. Questi infatti riducono le contrazioni muscolari e, di conseguenza, anche la normale peristalsi intestinale.
Come si legge inoltre nell’autorevole sito della Fondazione Veronesi, la stitichezza può essere infine uno dei numerosi effetti collaterali della chemioterapia.

Com’è facile intuire, la maggior parte di quelli elencati, sono farmaci che vanno assunti regolarmente per tenere sotto controllo patologie croniche molto importanti.

Per alleviare i disturbi provocati dalla stitichezza, è buona norma seguire un regime alimentare che favorisca l’evacuazione. Consumare fibre (frutta e verdura) quotidianamente e bere molto. Sia acqua ma anche tisane: efficaci allo scopo risultano essere quelle al finocchio, liquirizia, tarassaco, malva e sambuco.

Se il problema della stitichezza dovesse risultare così invalidante, è bene parlarne con il proprio medico affinché questo possa valutare l’eventuale riduzione delle dosi del medicinale in questione.

E’ importante, infatti, rivolgersi immediatamente al proprio medico. Addirittura direttamente ad un gastroenterologo o colon-proctologo, se la stitichezza compare all’improvviso, perdura da oltre 3 settimane ed è accompagnata da forti dolori addominali. A maggior ragione se si notano tracce di sangue nelle feci.

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