Perché sempre più italiani stanno investendo in questi nuovissimi camini ecologici ed economici

camino

Come avviene puntualmente ogni anno ecco che al ritorno dalle ferie ci aspetta il salasso sulle bollette energetiche. Più di un mese fa, in tempi non sospetti, avevamo informato i Lettori su quali sono gli aumenti che ci aspettano rientrando dalle ferie e 1 è da record. Di conseguenza cerchiamo anche di analizzare le alternative che possono far risparmiare le famiglie che seguono i nostri articoli. Ecco allora perché sempre più italiani stanno investendo in questi nuovissimi camini ecologici ed economici. Un investimento molto importante, inseribile anche nelle spese di ristrutturazione e relative detrazioni fiscali.

Un camino a bioetanolo

Sono sempre di più le famiglie italiane che si stanno convertendo alla nuova tipologia di stufa o camino a bioetanolo. Parliamo di un sistema di riscaldamento che nei paesi ecologicamente più virtuosi sta letteralmente galoppando. Ma, anche in Italia, grazie alle campagne di informazione come la Nostra, le famiglie si stanno accorgendo della sua importanza. Bisogna ovviamente partire dal presupposto che anche i consumi di questo apparecchio variano in base alla potenza del bruciatore. Ma vediamo di entrare più da vicino nel dettaglio, analizzando il discorso economico.

Perché sempre più italiani stanno investendo in questi nuovissimi camini ecologici ed economici

Potremmo affermare chiaramente che queste stufe e questi camini non siano solo ecocompatibili, ma anche particolarmente vantaggiosi per il risparmio di casa. Intanto bisogna precisare che il bioetanolo, altamente infiammabile, dev’esserci consegnato da un trasportatore con licenze apposite. Costa orientativamente attorno ai 2 euro al litro, ma può variare come accade per tutti i combustibili, in base proprio alle spese di trasporto. Secondo però le statistiche riferite dal settore di riferimento, la maggior parte di stufe e camini con bioetanolo sviluppano delle fiamme tra 1 e 10 Kw/h. Quindi, per fare un riferimento molto pratico ogni ora di riscaldamento potrebbe costarci circa 80 centesimi, basata sulla media di un calore sviluppato a 3 kW orari.

Come paragonare la spesa a quella tradizionale

Non si spaventino i nostri Lettori perché corriamo subito in loro soccorso col paragone della classica caldaia a gas e relativi costi. Mediamente una caldaia di casa in 60 minuti di uso consuma dai 2 ai 12 kW ora. La cifra spesa in metri cubi varia quindi da 0,25 a 1,25 per gas tradizionale. Il che equivale a fare una media di circa 80 euro al mese, che diventano circa 1.000 euro all’anno. Quantità e cifre che variano ovviamente in base ai nostri accorgimenti e agli utilizzi dell’impianto casalingo. Ma considerando quindi il costo di 60 centesimi orari solo di materia prima, aggiungendo poi invece tasse, accise e trasporti, arriviamo al doppio. Facendo quindi il cosiddetto “conto della serva”, ci accorgiamo che con il bioetanolo andremmo decisamente a risparmiare.

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