Per chi ama il reddito fisso ecco l’occasione di questo prodotto di investimento garantito al 100% dallo Stato

mercati finanziari

Tutto scorre e tutto cambia, specie per chi è mutevole per natura come nel caso dei mercati finanziari. Il nuovo anno è ancora agli inizi, ma gennaio ha già premiato il titoli di Stato. Se il loro rendimento per tutto il 2020 è stato spesso deludente, qualche spiraglio di interesse adesso si inizia a intravedere.

Dunque, per chi ama il reddito fisso ecco l’occasione di considerare anche questa alternativa per i propri investimenti.

Quali sono i principali prodotti sul reddito fisso?

Dalla considerazione della propria propensione al rischio ne deriva la scelta dello strumento d’investimento ideale. Chi è avulso dal concetto di rischio e non vuole subire per intero le perdite del deposito in conto, il reddito fisso è la risposta giusta.

Interesse fisso e/o crescente nel tempo e la certezza del capitale (almeno) a scadenza sono gli elementi graditi dal piccolo risparmiatore. Tuttavia, questi vantaggi hanno un costo: il minor rendimento rispetto alla media di mercato.

I principali strumenti considerati sul reddito fisso sono in genere i buoni fruttiferi (BF), i conti deposito (CD) e i BTP. Hanno tutti dei pro e dei contro e solo la giusta considerazione di tutti gli elementi consente di ottimizzare la scelta.

Per chi ama il reddito fisso ecco l’occasione di questo prodotto di investimento garantito al 100% dallo Stato

A grandi linee, chi opta per la certezza assoluta del capitale anche prima della scadenza, potrebbe orientarsi su buoni e CD (liberi). I primi hanno una tassazione agevolata rispetto ai secondi, ma i CD offrono in genere rendimenti maggiori rispetto ai buoni. Sempre in merito ai buoni, abbiamo già visto come sceglierli nel 2022 in base alla durata dell’investimento.

Sul lungo periodo, invece, i BTP stanno ritornando ad essere interessanti. Da settimane il rendimento sul decennale è in risalita e nel momento in cui scriviamo sfiora circa l’1,41%. Durante la scorsa estate stentava a rendere anche solo la metà di questo tasso.

Pro e contro dei BTP

Se consideriamo i costi delle commissioni, la tassazione (12,50%) e l’inflazione attuale, il rendimento reale è negativo. Tuttavia, come abbiamo detto in apertura, anche i vantaggi hanno un costo. Nel caso dei BTP, il risparmiatore ha la certezza assoluta del capitale, ma a scadenza. L’eventuale vendita anticipata dello strumento, invece, può dar luogo a guadagni o perdite in conto capitale.

A seconda dei punti di vista, tuttavia, quest’ultima considerazione apre le porte a possibili extra guadagni.

Il risparmiatore non propenso al rischio dovrebbe considerare il caso di bond sotto 100 e con la giusta durata residua. Abbiamo già visto il caso del titolo con 15 anni di durata residua e un consistente extra guadagno finale. Chi invece mastica di grafici e accetta le sfide dei mercati, le attuali quotazioni offrono il fianco a possibili speculazioni sui titoli di Stato.

Approfondimento

Ecco come guadagnare fino all’11% all’anno anche con piccole somme sul conto corrente.

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