L’investimento del cuore più amato dagli italiani resta sempre lei secondo ISTAT e Banca d’Italia

liquidità

Sui rispettivi siti istituzionali, Banca d’Italia (BdI) ed ISTAT hanno pubblicato le conclusioni di uno speciale studio. Il tema trattato, infatti, è stata la ricchezza reale e finanziaria degli italiani nel periodo dal 2005 al 2020, l’anno del Covid 19. Oltre alla componente dinamica, ossia l’evoluzione nel tempo, l’indagine considera anche alcuni confronti internazionali.

Presentiamo i passaggi chiave del documento, quindi, e scopriamo qual è l’investimento del cuore più amato dagli italiani.

La fotografia scattata dallo studio ISTAT e Banca d’Italia

Al termine del 2020, la ricchezza netta delle famiglie italiane era cresciuta dell’1% sull’anno precedente. Il saldo totale si è portato a 10.010 miliardi di euro, per una variazione assoluta (sul 2019) pari a circa 100 miliardi di euro. In sostanza il saldo 2020 risulta pari a 8,7 volte il reddito disponibile.

Manco a dirlo, quasi metà di tutta questa ricchezza lorda è rappresentata dalle abitazioni.

Da decenni, infatti, l’amore degli italiani per il mattone gode di una stima senza eguali. A onor del vero va detto che in passato la scelta è stata spesso ampiamente ripagata in termini di ricchi rendimenti.

Oggi la situazione si presenta molto a macchia di leopardo. Dalla combinazione tra ubicazione, differenze geografiche, stato dell’immobile, forza della domanda, prezzo chiesto ed altro, deriva il rendimento finale. Secondo un recente studio che abbiamo già presentato, questi proprietari di immobili arrivano a guadagnare fino all’8% annuo.

L’investimento del cuore più amato dagli italiani resta sempre lei secondo ISTAT e Banca d’Italia

Anche gli investimenti in attività finanziarie risultano in crescita sul 2019. Il motivo, spiega l’indagine ISTAT- BdI, è da attribuire soprattutto all’aumento dei depositi e delle riserve assicurative. Nell’anno della pandemia molti risparmiatori hanno schivato i rischi dei mercati rifugiandosi nella liquidità.

Una scelta comprensibile ma poco condivisibile. Nella primavera 2020, infatti, il mercato ha offerto occasioni d’oro per acquistare titoli di Borsa a prezzi “stracciati” rispetto ai loro recenti corsi medi.

Ad esempio abbiamo visto come questo ETF, campione di diversificazione, abbia regalato soddisfazioni nel medio-lungo termine.

Quanto alle passività, infine, il loro saldo totale è rimasto pressoché invariato.

Uno sguardo alla composizione della ricchezza

Vediamo com’è cambiata la composizione delle attività delle famiglie negli anni, cioè dal 2005 al 2020. In percentuale abbiamo:

  • abitazioni: 46,2% nel 2005 e 47% nel 2020;
  • immobili non residenziali: dal 6,7% al 5,9;
  • biglietti e depositi: 10,0% nel 2005 e 14,2% nel 2020;
  • azioni: 12,00% e 8,9%;
  • altre attività finanziarie: erano al 20,8% nel 2005 e 15 anni dopo sono rimaste quasi invariate (20,7%).

Approfondimento

Ecco come guadagnare fino all’11% all’anno anche con piccole somme sul conto corrente.

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