Paradisi fiscali, tra lista nera e grigia

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L’Ue sta facendo una battaglia ferrea ai paradisi fiscali. Altri Paesi entrano nella lista nera stilata dal Consiglio Ecofin dell’Ue: si tratta di Isole Cayman, Palau, Panama e Seychelles. In questa lista nera già ne facevano parte: Samoa americane, Fiji, Guam, Oman, Samoa, Trinidad e Tobago, Isole Vergini Americane, Vanuatu.

Cosa non hanno fatto i 12 Paesi

Questi dodici Paesi fanno parte della lista nera poiché non hanno attuato le riforme fiscali per le quali si erano impegnate entro il termine concordato.

La lista grigia

L’Ue ha stilato anche la lista grigia che riguarda invece i Paesi che non sono ancora conformi a tutti gli standard fiscali internazionali, ma che si sono impegnati a riformare i propri sistemi.

Ne fanno parte i paesi in via di sviluppo senza un centro finanziario che hanno già compiuto progressi significativi nell’adempimento dei loro impegni e sono: Anguilla, Australia, Bosnia-Erzegovina, Botswana, Eswatini (ex Swaziland), Giordania, Maldive, Marocco, Mongolia, Namibia, Santa Lucia, Tailandia, Turchia.

Chi è uscita dalla lista grigia

Antigua e Barbuda, Armenia, Bahamas, Barbados, Belize, Bermuda, Isole Vergini britanniche, Capo Verde, Isole Cook, Curaçao, Isole Marshall, Montenegro, Nauru, Niue, Saint Kitts e Nevis, Vietnam sono riuscite ad attuare tutte le riforme necessarie per conformarsi ai principi dell’Ue in materia di buona governance fiscale e sono uscite dalla lista grigia.

Perché si va nei paradisi fiscali

Coloro che dispongono di molti soldi, beni di investimento, scelgono questi Paesi per non pagare tasse. Questi paradisi fiscali attirano l’attenzione di capitali stranieri con una tassazione minima sui depositi bancari per i soggetti non residenti. I vantaggi sono anche ulteriori: il segreto bancario molto spinto e il rifiuto di collaborare con le autorità tributarie degli altri Stati per identificare i titolari di conti e depositi e stanarli.

Paradisi in tutti i sensi

In questi Paesi di paradiso non c’è solo quello fiscale ma anche paradisiaco dal punto di vista turistico. Coloro che vogliono fare la bella vita e hanno tanti soldi e proprietà si rifugiano in questi luoghi ameni in tutti i sensi.

Perché portano i soldi in questi Paesi

L’enorme afflusso di denaro dall’estero può rendere i paradisi fiscali paesi molto ricchi ma i benefici per la popolazione locale che ci vive sono molto esigui.

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