Non tutti sanno che alle Poste è possibile verificare se esistono buoni fruttiferi postali intestati o cointestati a proprio nome

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Tra i prodotti d’investimento più amati dal piccolo risparmiatore troviamo i buoni fruttiferi postali (BFP). Strumenti semplici e di facile comprensione, garantiti dallo Stato e distribuiti da Poste.

Non tutti sanno che alle Poste è possibile verificare se esistono buoni fruttiferi postali intestati o cointestati a proprio nome

Ricordiamo infatti che i BFP sono un prodotto di Cassa Depositi e Prestiti (CDP), una controllata del MEF, il Ministero dell’Economia e Finanze. Poste si occupa della loro collocazione presso i risparmiatori, sia tramite la rete degli sportelli che per il canale online.

I buoni vengono emessi sia nella forma cartacea (specie in passato) che nella più moderna forma dematerializzata. Inoltre prevedono tagli minimi di sottoscrizione di modesta entità, quindi alla portata di tutte le tasche. Non hanno costi di acquisto, gestione e rimborso, che può avvenire a scadenza o in corso di maturazione.

Godono poi di una tassazione agevolata al 12,50% (contro una tassazione media al 26%) e sono esenti da imposta di successione.

In passato i loro rendimenti erano elevati per via dell’inflazione alle stelle di quei tempi. Quindi l’elevato interesse cercava di proteggere il potere d’acquisto dei risparmi investiti. Anche oggi l’inflazione è alle stelle mentre i rendimenti lasciano a desiderare. Solo il recente buono a 25 anni riconosce l’1,50% di interesse annuo lordo a scadenza, al netto del buono dedicato ai minori.

La contestazione, un altro punto a favore dei buoni

Un altro vantaggio dei buoni è dato dalla possibilità di cointestarli fino a un massimo di 4 persone. Il discorso non vale nel caso di contestazioni tra 2 o più minorenni e tra maggiorenni e minorenni.

Il prodotto prevede la possibilità di rimborso disgiunto per ciascun intestatario. Tuttavia, in sede di sottoscrizione si può espressamente escludere tale facoltà.

Premesso ciò, va detto che non è raro incontrare casi di contestazione di questi titoli tra due o più membri di uno stesso nucleo familiare (ma non solo). Al riguardo, non tutti sanno che alle Poste è possibile verificare se esistono buoni intestati (in parte o per intero) a proprio nome.

Vediamo come procedere e cosa fare per sciogliere eventuali dubbi.

A chi rivolgersi per sapere se ci sono BFP intestati e/o cointestati a proprio nome

Il cittadino interessato può recarsi presso un qualunque ufficio di Poste presente sul territorio e procedere con la relativa richiesta. Cioè deve chiedere se esistano, e sperare che non siano nel frattempo prescritti, buoni con il proprio nominativo.

L’intermediario consiglia all’utente di fornire quante più informazioni possibili al fine di agevolare la ricerca. Giusto a titolo di esempio, si pensi all’indicazione del possibile luogo e/o periodo di sottoscrizione.

Quanto ai costi del servizio, infine, la commissione da pagare varia in base al numero di uffici postali coinvolti nella ricerca.

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