Non solo i mirtilli o le more ma per avere cervello attivo e memoria di ferro basterebbe mangiare questo comune cereale

cereale

Spesso pensiamo che certi effetti quasi miracolosi derivino da sostanze rare o dai costi altissimi. Invece anche alimenti poveri e comuni, in bella vista negli scaffali di tutti i supermercati e che costano pochi euro, ci potrebbero regalare gli stessi benefici. E questo ci piace molto, perché in un certo senso la salute diventa veramente democratica. Stiamo parlando del riso nero detto anche riso Venere o dell’imperatore. Pare infatti che in Cina questa varietà venisse requisita per essere consumata solo dall’imperatore e dai nobili di alto rango. Si pensava che avesse poteri afrodisiaci come spiega il nome Venere, la dea della bellezza e dell’amore. Forse, prima che la scienza lo confermasse, nell’antica Cina ne avevano intuito la funzione antinvecchiamento.

Un riso italiano

Tutto questo ci fa pensare che il riso Venere sia di provenienza asiatica, ma è vero solo in parte. È un prodotto italiano coltivato dal 1997 in Piemonte e in Sardegna ed è nato da un incrocio tra una varietà italiana e una asiatica. Il riso nero è un alimento dalle infinite proprietà. La più importante è quella antiossidante, di protezione dai radicali liberi responsabili dell’invecchiamento delle cellule e dell’insorgenza di diverse malattie.  Il segreto è negli antociani, delle sostanze contenute nel riso nero che combatterebbero lo stress ossidativo e proteggerebbero il sistema immunitario.

Non solo i mirtilli o le more ma per avere cervello attivo e memoria di ferro basterebbe mangiare questo comune cereale

Secondo uno studio presentato negli Stati Uniti durante il 240° Congresso dell’American Chemical Society, il riso nero conterrebbe più antiossidanti antociani dei mirtilli, ma meno zuccheri. Ed è un’alternativa sicuramente più economica. Come more e mirtilli, il riso Venere permetterebbe di combattere tutte le malattie legate all’invecchiamento cellulare come il declino cognitivo, i disturbi cardiovascolari e i tumori. Potrebbe essere consumato anche sotto forma di crusca e aggiunto alla preparazione di biscotti e torte. Rispetto al riso bianco è più ricco di proteine, vitamine e minerali come calcio, magnesio e ferro. Per il contenuto in fibre favorirebbe la regolarità intestinale.

Il riso Venere richiede 40 minuti di cottura durante la quale sprigiona il suo inconfondibile aroma simile al pane appena sfornato. Può essere consumato semplicemente bollito con l’aggiunta di olio o burro e Parmigiano, ma può accompagnare sia il pesce sia le verdure e i formaggi. O può essere usato come base per le insalate. In alternativa, potremmo consumare anche l’acqua di cottura come benefica bevanda salutare. Infatti, bevuta di mattina a digiuno ci fornirebbe l’energia giusta per affrontare la giornata e sarebbe un valido aiuto contro la stitichezza. Quindi, non solo i mirtilli o le more ma anche il riso Venere ci aiuta a rimanere più giovani e in salute.

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