Nel 2021 parte lo switch off, ecco quando non si vedranno più Mediaset e Rai

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Il nuovo anno segna l’inizio del passaggio alle nuove reti televisive. Come fu per il digitale terrestre, la storia si ripeterà nei prossimi mesi con il passaggio al nuovo standard televisivo. Questo prevede una tecnologia più stabile, una qualità dell’immagine migliore e l’addio a molti problemi di ricezione.

La nuova tecnologia che sfrutta il sistema di trasmissione dati 5G permetterà alle reti televisive di trasmettere non solo in full HD ma addirittura in 4K. Esattamente come avviene per i servizi di streaming più diffusi – che infatti non sfruttano le onde radio ma la connessione internet. Il cosiddetto ‘switch off’ interesserà tutta Italia per il 2021 e parte del 2022. Molti canali saranno ‘spenti’ definitivamente e si dovrà correre ai ripari per continuare a vederli, come ProiezionidiBorsa aveva già anticipato in questo articolo.Nel 2021 parte lo switch off, ecco quando non si vedranno più Mediaset e Rai.

Come prepararsi al cambiamento

Ricapitolando: le nuove trasmissioni in 5G significano segnali più netti, immagini più nitide e maggiore stabilità. Ma lo ‘switch off’ oscurerà Mediaset, Rai e molti canali generalisti tra i più guardati dagli italiani su tutto il territorio nazionale. Quando accadrà e come fare per prepararsi?

Innanzitutto bisogna verificare se il proprio TV supporta il nuovo standard di trasmissione chiamato DVB-T2. Basta accedere al canale di test Mediaset 200 e a quello di test Rai 100. Se si vedrà la scritta ‘Test HEVC Main10’, niente di cui preoccuparsi: il giorno dello switch off basterà ri-sintonizzare i canali e il gioco sarà fatto. Chi non riceve segnale dovrà cambiare TV o procurarsi un decoder apposito.

Nel 2021 parte lo switch off, ecco quando non si vedranno più Mediaset e Rai

Queste informazioni erano già più o meno note. Ma quando, esattamente, la tv ‘smetterà di funzionare’?
Il sistema di passaggio prevede la divisione dell’Italia in 4 macro-aree.
Dal 1° settembre al 31 dicembre 2021 Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Province autonome di Trento e Bolzano, Veneto e Valle d’Aosta – cioè le aree 1 e 3 – compiranno il passaggio.
Toccherà poi all’area 2, tra il 1° gennaio ed il 31 marzo 2022. Le regioni interessate saranno Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania e Sardegna.
Fanalini di coda Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, che come area 4 passeranno al nuovo sistema tra il 1° aprile e il 20 giugno 2022.

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