Molti si chiedono quando potare le orchidee per averle più rigogliose ma non sanno che l’operazione a volte è dannosa 

piante

Chi ha la passione per le piante sa bene che la potatura è un’operazione fondamentale. Ma, quando si tratta di orchidee, bisogna evitare di farsi prendere la mano. Vediamo perché.

Come potare le orchidee per evitare malattie

Le orchidee non sono esattamente facili da coltivare. Chi non ha il pollice verde può scegliere altre piante d’appartamento, che non hanno bisogno di annaffiature e convincono anche i più negati. Tuttavia, con i giusti trucchi tutti possono dedicarsi alla cura di un’orchidea. Bisogna però tenere a mente che questa ha bisogni molto particolari. Per esempio, la maggior parte delle persone è abituata a potare le piante, in modo da dare loro la forma desiderata e rinforzare la pianta eliminando le parti sofferenti. Così, può crescere più rigogliosa. Questa operazione potrebbe invece far ammalare le orchidee.

Se proprio è necessario potare un’orchidea, bisogna munirsi di guanti e ricordarsi di lavare e disinfettare le forbici. Inoltre il taglio deve essere molto preciso: se l’estremità è sfilacciata, infatti, virus e batteri possono attaccare la pianta e causare infezioni. Per evitare tutto ciò c’è anche chi protegge il taglio con del mastice. Ora che sappiamo come potare un’orchidea senza causare danni, vediamo quali sono i casi in cui conviene farlo, e quando invece è meglio evitare.

Molti si chiedono quando potare le orchidee per averle più rigogliose ma non sanno che l’operazione a volte è dannosa

Si sente spesso dire che il momento giusto per potare il grappolo, ossia il ramo da cui nascono i fiori, è quando questi ultimi sono appassiti. Ma, nella maggior parte dei casi, l’operazione è del tutto inutile, se non addirittura dannosa. Infatti la potatura è molto stressante per un’orchidea, che potrebbe addirittura morirne. Dunque, se il ramo resta verde dopo che i fiori appassiscono, è meglio lasciarlo in pace. Potrebbe essere una buona idea tagliarlo solo se diventa marrone.

Anche per quanto riguarda foglie e radici è meglio andarci piano. Vanno eliminate solo se danno evidenti segni di sofferenza o marciumi. Una foglia sana non va mai recisa, perché si tratta di un organo con cui la pianta immagazzina l’acqua. Insomma, molti si chiedono quando potare le orchidee, ma la risposta è evitare l’operazione a meno che non sia assolutamente necessaria. Questo consiglio vale, in linea di massima, per molte delle specie più comuni in appartamento. Tuttavia bisogna ricordare che esistono miriadi di varietà di orchidee, ognuna con caratteristiche specifiche. Meglio dunque informarsi sulle necessità della propria pianta quando la si compra.

Approfondimento

Tutti i segreti da conoscere per crescere gli alberi da frutto in vaso e assicurarsi un raccolto abbondante

Consigliati per te