Molti ignorano che la mancanza di sonno potrebbe ripercuotersi negativamente su questa attività quotidiana

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Dormire è un’attività necessaria per l’organismo. Il sonno ha molteplici benefici per il nostro corpo e il nostro cervello. Il sonno ci consente di ripristinare, risintonizzare e bilanciare finemente alcuni processi fisiologici all’interno del nostro corpo. In un importante studio pubblicato su Science nel 2013 (Xie L et al, 2013), per esempio, è stato dimostrato che le tossine che si accumulano nel cervello durante le ore di veglia vengono eliminate durante il sonno.

Il sonno svolge anche un ruolo importante nel rafforzare il nostro sistema immunitario, nell’apprendimento e nel consolidamento dei ricordi e nella regolazione emotiva. Essenzialmente influisce sulla nostra capacità di gestire e controllare i nostri sentimenti e comportamenti.

Pertanto, dormire meno del necessario, svegliarsi nel pieno della notte, fare i turni di notte per lavoro hanno un effetto diretto su diverse funzioni fisiologiche dell’organismo. Per esempio, molti ignorano che la mancanza di sonno potrebbe ripercuotersi negativamente su questa attività quotidiana.

Camminare in automatico

Quando camminiamo, in generale, non ci facciamo caso. Camminare sembrerebbe un processo automatico e spontaneo che non necessita della nostra attenzione vigile. In realtà, si tratta di un complesso sistema di movimento che coinvolge diversi distretti del corpo e necessita della coordinazione di numerosi muscoli.

In alcuni studi preliminari, i ricercatori avevano arruolato degli studenti universitari per studiare i meccanismi automatici e i meccanismi coscienti che sottendono alla camminata. Ad un certo punto, però, si sono resi conto che i test di camminata degli studenti peggioravano sensibilmento verso la fine del semestre. In quel periodo gli studenti affrontavano più esami e dormivano di meno per poter studiare. Da qui, si è deciso di indagare il legame tra deprivazione del sonno e camminata.

Molti ignorano che la mancanza di sonno potrebbe ripercuotersi negativamente su questa attività quotidiana

In un articolo appena pubblicato sulla prestigiosa Scientific Reports di Nature (Umemura GS et al, 2021), i ricercatori hanno ottenuto dei risultati importanti.

Agli studenti si è monitorato il proprio sonno nell’arco di 14 giorni. In media, ogni studente ha dormito circa sei ore al giorno. Alcuni di loro hanno recuperato il sonno perduto durante il fine settimana. La sera prima del giorno 14 alcuni di loro sono rimasti svegli tutta la notte in laboratorio: questo gruppo costituisce il Gruppo di deprivazione acuta del sonno (SAD). Il giorno 14 tutti i soggetti sono andati in laboratorio per fare i test di camminata.

La camminata è stata effettuata su un tapis roulant, al ritmo di un metronomo. Agli studenti è stato chiesto di stare al passo con il ritmo, mentre i ricercatori alzavano e abbassavano lentamente e sottilmente la velocità del metronomo, senza dire agli studenti che lo stavano facendo. I soggetti del gruppo SAD sono stati coloro che hanno commesso il maggior numero di errori nel cercare di tenere il ritmo del metronomo. Al contrario gli studenti che hanno ottenuto risultati leggermente migliori sono stati quelli che hanno compensato e hanno dormito leggermente di più nel fine settimana.

Questo risultato è molto importante. Idealmente dovremmo dormire 8 ore a notte. Se per qualche motivo questo non fosse possibile, bisognerebbe compensare la deprivazione di sonno il più regolarmente possibile.

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