L’INPS versa contributi gratis a queste donne con una semplice domanda che non tutti conoscono 

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Durante la vita di ognuno di noi sono tanti gli avvenimenti che possono accadere, belli o brutti che siano, che impattano sulla carriera lavorativa. Prima di cominciare un lavoro, tantissimi si lanciano in lavoretti di vario genere spesso non coperti dai contributi. Per questo il nostro legislatore ha previsto la possibilità per i lavoratori di fruire di determinate agevolazioni che consentano di non perdere anni contributivi.

A tal proposito ha previsto la possibilità di riscattare fino a 2 anni di contributi in più per motivi familiari. In particolare si può fruire qualora ricorrano gravi motivi familiari, di un periodo di congedo fino a due anni non retribuito. In tal modo il lavoratore non solo non perderà il posto di lavoro, ma potrà riscattare questi periodi avvicinando così il momento della pensione. Tuttavia ci sono momenti nella vita di ognuno, soprattutto per la donna in cui è necessario stoppare l’attività lavorativa. Ovvero quando si decide di aumentare la famiglia.

L’INPS versa contributi gratis a queste donne con una semplice domanda che non tutti conoscono

Pertanto il legislatore prevede la possibilità di accredito e di riscatto dei periodi corrispondenti al congedo di maternità verificatisi sia al di fuori che nell’ambito del rapporto di lavoro. Nel primo caso l’accredito spetta alle madri per il periodo corrispondente al congedo di maternità verificatosi fuori dal rapporto. Ma si richiedono almeno 5 anni di contributi per attività di lavoro subordinata.

Mentre nel caso della maternità verificatasi nell’ambito del rapporto di lavoro, possono ottenerlo tutte le lavoratrici che hanno beneficiato del congedo obbligatorio di maternità.

Inoltre l’INPS versa contributi figurativi anche per i periodi di congedo parentale, ovvero di astensione facoltativa.  Questo periodo è concesso ai genitori per prendersi cura del bambino nei suoi primi anni di vita. L’accredito dei contributi figurativi è rivolto ai genitori nei limiti della durata dello stesso. Inoltre spetta anche in caso di prolungamento del congedo previsto qualora il minore abbia un handicap grave accertato ai sensi della Legge 104/92.

Come fare?

Qualora l’INPS abbia tutti i dati necessari per procedervi, l’accredito avviene in automatico. In caso contrario va presentata la domanda innanzi alla sede INPS dov’è residente l’interessato. Sarà necessario allegare la dichiarazione del datore di lavoro attestante il periodo esatto dell’astensione facoltativa. Qualora sia impossibile tale dichiarazione, potrà presentarsene una sostitutiva di atto notorio da riscontrarsi con le registrazioni sul libretto di lavoro o la posizione assicurativa.

L’INPS infine riconosce i contributi figurativi anche in questi casi

Inoltre l’INPS riconosce i contributi figurativi alle mamme lavoratrici, non solo per il congedo di maternità, ma anche in caso di malattia del figlio minore. In particolare entrambi i genitori, alternativamente, potranno assentarsi dal lavoro durante tutto il periodo della malattia, per i minori d’età non superiore a 3 anni. Mentre, per le malattie di ogni figlio dai tre agli otto anni, potranno assentarsi nel limite di 5 giorni lavorativi all’anno. L’accredito in questo caso avviene come conseguenza della denuncia mensile del datore di lavoro.

Approfondimento

L’INPS da gennaio pagherà 3 mesi in più d’indennità per questi lavoratori che inviano domanda anche dal Patronato

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