L’INPS versa assegni mensili di quasi 300 euro per l’inserimento scolastico di questi bambini e ragazzi

bambino

Tra i sussidi che l’Istituto di Previdenza Sociale riserva a soggetti con particolari difficoltà, ve ne è uno appositamente pensato per minori di 18 anni. Si tratta di un’indennità mensile che si eroga alle famiglie che ne fanno richiesta in presenza di determinati requisiti economico-sanitari. In simili circostanze l’INPS versa assegni mensili di quasi 300 euro per l’inserimento scolastico di questi bambini e ragazzi e di seguito illustriamo i dettagli principali.

Perché è importante favorire l’inserimento scolastico del proprio figlio

Qualunque sia la dimensione esistenziale di un bambino, gli articoli 3/4/34 della Costituzione stabiliscono che l’esperienza della scuola sia un diritto per tutti. Tale diritto si esprime anche attraverso l’erogazione di sussidi economici che forniscono un concreto aiuto a moltissime famiglie. Un esempio lo abbiamo indicato quando abbiamo parlato del bonus per l’asilo nido.

In quest’ottica, diventa quanto mai importante favorire un ambiente di apprendimento e di interazione sociale adeguato alle esigenze di ciascun bambino. L’inserimento scolastico è uno dei momenti più delicati per un bambino, la sua famiglia e la scuola. Tanto il minore quanto gli adulti devono adattarsi ad una nuova situazione comunicativa e relazionale che si configuri come accogliente e sicura.

Tale obiettivo potrebbe richiedere particolari attenzioni nel caso in cui si tratti di un minore con disabilità o particolari disturbi del neurosviluppo come i DSA. In questi casi, in presenza di contestuali redditi bassi, si potrebbe ottenere l’indennità mensile per la frequenza di scuole, strutture riabilitative o centri diurni.

L’INPS versa assegni mensili di quasi 300 euro per l’inserimento scolastico di questi bambini e ragazzi: attenzione ai casi di incompatibilità

L’indennità che l’INPS mette a disposizione spetta in presenza di una comprovata disabilità del minore di 18 anni o disturbi del neurosviluppo. L’entità del disturbo non deve essere transitoria o legata a particolari circostanze. La Commissione medica competente valuta, difatti, la presenza di persistenti difficoltà che interessano lo svolgimento di compiti e funzioni propri dell’età attraverso l’accertamento sanitario. La presentazione della domanda per indennità mensile di frequenza è accessibile se è anche presente una condizione di bisogno economico.

I beneficiari devono rispettare il limite di reddito annuo per poterne fare richiesta e ricevere mensilmente l’assegno. Quest’ultimo, per il 2021 ammonta a 287,09 euro. Un importo superiore rispetto al 2020 in cui l’assegno di frequenza si attestava a 286,81 euro mensili. Come per ogni prestazione assistenziale, anche questa agevolazione potrebbe essere subire prossime rivalutazioni nell’assegno del 2022.

La presentazione della domanda segue il percorso specifico che abbiamo illustrato nell’articolo: “Come ottenere l’indennità di frequenza per il proprio figlio”. Ricordiamo che in caso di ricovero del minore l’INPS sospende l’assegnazione del beneficio. Inoltre, è utile ricordare che questo specifico indennizzo risulta incompatibile con l’indennità per ciechi, di accompagnamento e l’indennità per sordi.

Approfondimento

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