Le ultime novità dalla Grecia per i luoghi al chiuso potrebbero scoraggiare più di qualche turista

Grecia

Seppure con le dovute limitazioni, il periodo estivo attuale è una vera e propria boccata d’aria fresca per il turismo. La Grecia è fra le tappe preferite per le vacanze degli italiani, dato il quasi imbattibile rapporto qualità-prezzo dei servizi e le meravigliose spiagge. Nel corso delle ultime settimane l’andamento epidemiologico in crescita ha richiesto la necessità di maggiori misure restrittive. Una in particolare riguarda i clienti di luoghi di intrattenimento al chiuso che dovranno obbligatoriamente presentare documenti specifici. Visto il caldo torrido degli ultimi giorni e la voglia di visitare, le ultime novità dalla Grecia per i luoghi al chiuso potrebbero scoraggiare più di qualche turista. Stare all’aperto è comunque permesso a tutti, indipendentemente dalla presenza o no di questi documenti. Date, però, le alte temperature e l’assenza dei ventilatori in alcune aree cercare l’ombra potrebbe per molti non bastare.

Trattando la Grecia, non tutti potrebbero essere a conoscenza delle restrizioni delle aree per fasce di colori e dei requisiti richiesti per l’imbarco. In base all’andamento epidemiologico sono, infatti, previste misure differenti. Le restrizioni e le limitazioni scattano con la zona rossa che prevede il coprifuoco e la chiusura o l’annullamento di alcuni servizi non strettamente necessari. Lo è stata Mykonos, per cui scrivemmo “Dopo Mykonos anche queste isole turistiche della Grecia potrebbero subire pesanti restrizioni”. È, inoltre, importante conoscere e rispettare tutte le richieste delle autorità italiane per il rientro per evitare la quarantena. Ecco “Pochi sanno che al rientro in Italia in assenza di questi documenti si rischiano quarantena ed imbarco”.

Le ultime novità dalla Grecia per i luoghi al chiuso potrebbero scoraggiare più di qualche turista

La Grecia in tal senso ha adottato misure simili a quelle dell’Italia. A partire dal 16 luglio i clienti di luoghi di intrattenimento al chiuso, come bar e ristoranti, sono chiamati dal personale a presentare dei documenti. Questi dovranno dimostrare di essere stati vaccinati o di essere negativi ad un test PCR o antigenico. A tal proposito potrebbe bastare la stessa Certificazione Covid-Ue o lo stesso risultato del tampone che abbiamo utilizzato per viaggiare. Si ricorda che il test PCR ha una validità di 3 giorni, mentre l’antigenico di 2.

La differenza sostanziale dall’Italia sta nella richiesta di vaccinazione completa, quindi con tutte le dosi previste, per entrare in qualsiasi luogo di intrattenimento al chiuso. Dato che molto probabilmente non tutti prima di partire saranno riusciti a fare tutte le dosi previste, l’unica soluzione sarebbe fare tamponi di continuo. Il che è chiaramente dispendioso sia in termini di denaro che di tempo, oltre che scomodo. Per maggiori info consigliamo di visitare la piattaforma di Viaggiare Sicuri.

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