Le detrazioni fiscali Superbonus 110% sempre a tavoletta, ma la mannaia sugli incentivi è pronta

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L’accesso agli incentivi di Stato sui lavori edili non conosce sosta. Anche nello scorso mese di ottobre, infatti, gli investimenti ammessi con il 110% sono cresciuti così come reso noto dall’ENEA. Che è l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

Precisamente, si è passati, per quel che riguarda gli investimenti ammessi, dai 51,2 miliardi di euro di settembre 2022 ai 55 miliardi di euro del mese scorso. Mentre le detrazioni fiscali totali sono passate, a carico dello Stato italiano, da 56,3 miliardi ai 60,5 miliardi di euro del mese di ottobre del 2022.

In altre parole, nonostante non siano mancate le critiche sulla misura negli ultimi mesi, il 110% scoppia di salute. Ma tra non molto ci potrebbe essere una revisione proprio sui Bonus edilizi da parte del Governo di centrodestra che è guidato dalla premier Giorgia Meloni.

Le detrazioni fiscali Superbonus 110%, ecco come potrebbero cambiare dal 2023

Nel dettaglio, ad oggi il 110% scade il prossimo 31 dicembre del 2022 per le villette unifamiliari. Pur tuttavia, sembra molto probabile una proroga al 2023 della misura che poi nel 2024 scenderà al 70%. Ed al 65% nel 2025.

Pur tuttavia, per far quadrare i conti, l’Esecutivo di centrodestra dovrebbe da un lato prorogare il Superbonus villette, ma dall’altro introdurre, anche per i condomini e per le case popolari, un abbassamento della detrazione. Che nel 2023 potrebbe scendere dal 110% al 90%.

Ed in tal caso, quindi, le detrazioni fiscali Superbonus 110% potrebbero avere davvero i giorni contati. Giusto quelli necessari per l’approvazione in Parlamento della Legge di Stabilità per il 2023.

Altri numeri dell’ENEA sul 110 nello scorso mese di ottobre, dai condomini alle villette

Tornando ai dati forniti dall’ENEA, contestualmente alla crescita degli investimenti e delle detrazioni fiscali a carico dello Stato italiano, sono aumentate pure le asseverazioni. Alla fine di settembre erano infatti 307.000, mentre alla fine dello scorso mese di ottobre del 2022 hanno sfiorato la soglia delle 327.00 asseverazioni.

Su base territoriale, svetta per numero di asseverazioni la Lombardia con oltre 50.000, e poi a seguire il Veneto, con poco più di 40.000, ed il Lazio. Con a seguire l’Emilia-Romagna e la regione Toscana. Per tipologia, invece, a farla da padrone sono al momento le asseverazioni per le villette unifamiliari. Che si attestano oltre quota 190.000. Rispetto ai poco più di 40.000 asseverazioni per i condomini.

Il rapporto sbilanciato delle asseverazioni, tra i condomini e le case unifamiliari, si spiega proprio con il fatto che, come sopra accennato, ad oggi non è certo che il 110 per le villette venga prorogato nel 2023. Sebbene sia molto probabile.

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