Le buttiamo via sempre senza pensarci ma le bucce delle angurie non sono scarti ma preziosissime se cucinate in questo modo

anguria

L’estate è ormai prossima e con essa riparte anche la stagione delle angurie. Sono certamente tra i frutti più amati, per il loro sapore dolce e inconfondibile. Ma sono anche un’importante fonte di acqua, vitamine e sali minerali. Perfette per fare il pieno di sostanze nutritive necessarie ad affrontare il caldo afoso.

La parte più buona e apprezzata è indubbiamente la polpa. Tant’è che è anche l’unica che di solito viene consumata a tavola. Oggi, però, la nostra Redazione farà ricredere il suo pubblico, proponendo un utilizzo alternativo di una parte del cocomero presa poco in considerazione. Infatti le buttiamo via sempre senza pensarci ma le bucce delle angurie non sono scarti ma preziosissime se cucinate in questo modo.

I benefici di una parte poco apprezzata

Il primo motivo per rivalutare la buccia del cocomero riguarda le sue numerose proprietà benefiche. Ci riferiamo soprattutto alla parte bianca, quella appena sotto la polpa. Ha una funzione diuretica e ci aiuta a urinare, è ricca di fibre ed è ipocalorica, adatta per la dieta. È anche un valido aiuto per chi pratica sport, perché contiene un aminoacido chiamato citrullina, utile per il post allenamento.

Le buttiamo via sempre senza pensarci ma le bucce delle angurie non sono scarti ma preziosissime se cucinate in questo modo

Abbiamo già visto come con le bucce del cocomero si può fare una deliziosa confettura. O ancora come si può aggiungerle come ingrediente che da quel sapore in più a un gustoso curry esotico. Ora illustreremo invece come è possibile ricavarne un delizioso piatto che può fare da contorno a tante pietanze.

Iniziamo separando la polpa dell’anguria dalla buccia con un coltello. Prendiamo quindi le scorze e le tagliamo in tanti spicchi. Nel frattempo dovremo fare una pastella con farina, pepe, sale e amido di mais. Facciamo poi scaldare dell’olio di semi in una pentola capiente e vi versiamo gli spicchi che intanto avevamo fatto passare nella panatura. Li cuociamo per bene, finché non avranno acquisito la caratteristica doratura in superficie. A quel punto spegniamo il fuoco e li poggiamo su un contenitore con della carta assorbente. Da servire caldi.

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