Le Borse europee prima illudono e poi deludono e a Piazza Affari spicca il rialzo di Leonardo per un’indiscrezione

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Venerdì di realizzi per le Borse europee. I listini del Vecchio Continente iniziano bene l’ultima seduta della settimana, ma, dopo un avvio in positivo, invertono il trend e iniziano a scendere. Tuttavia, alla fine della seduta le perdite sono per fortuna inferiori al punto percentuale, con la sola eccezione della Borsa di Milano, che accusa una flessione pesante.

I dati macroeconomici delle vendite al dettaglio e dell’indice PMI nell’Unione europea non hanno certamente aiutato. Neanche l’avvio al ribasso di Wall Street ha favorito i listini azionari del Vecchio Continente.

In Europa vendite al dettaglio in crescita ma non in modo sufficiente

In aprile nell’UE le vendite al dettaglio sono salite del 3,9%. Un risultato positivo, se considerato che nel mese precedente l’incremento era stato dell’1,6%. Tuttavia, gli analisti si aspettavano un aumento del 5,4%, quindi l’incremento è stato inferiore alle attese.

Invece, hanno registrato una flessione gli indici PMI del settore dei servizi e quello composito nella zona euro per il mese di maggio. L’indice PMI composito lo scorso mese ha fatto segnare 54,8 punti rispetto ai 55,8 punti di aprile. L’indice PMI del settore servizi, invece, ha segnato un dato di 56,1 punti contro i 57,7 punti di aprile. Una leggerissima flessione che, però, evidentemente non è piaciuta al mercato.

Anche Wall Street non ha dato una mano alle Borse europee. Ieri gli indici americani avevano chiuso in forte rialzo, con l’indice S&P 500 in guadagno dell’1,8% e il Nasdaq in rialzo del 2,6%. Oggi, però, l’avvio è stato catastrofico. Dopo neanche un’ora di contrattazione l’indice S&P 500 stava perdendo l’1,5% e il Nasdaq quasi il 2,5%.

Le Borse europee prima illudono e poi deludono e a Piazza Affari spicca il rialzo di Leonardo per un’indiscrezione

Probabilmente, il mercato non ha apprezzato i dati sulla disoccupazione USA nel mese di maggio. Negli Stati Uniti il tasso di disoccupazione lo scorso mese si è attestato al 3,6%, esattamente uguale al dato di aprile. Tuttavia, gli analisti si attendevano una discesa al 3,5%. Inoltre, nel mese di maggio il mercato del lavoro USA ha creato 390.000 nuovi posti di lavoro contro i 436.000 di aprile. Il dato, pur inferiore al mese precedente, è superiore alle attese degli analisti che si attendevano 318.000 nuovi posti di lavoro.

Il calo della Borsa USA ha penalizzato i mercati azionari del Vecchio Continente. Le Borse europee prima illudono e poi chiudono in rosso, ma con cali inferiori allo 0,5%. Piazza Affari, però, è stata la peggiore, chiudendo la settimana con un calo dell’1,1%. Il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB)  ha terminato a 24.166 punti. Sul listino principale solo pochissimi titoli hanno segnato un rialzo. Spicca la performance di Leonardo. Il titolo negli ultimi 6 mesi è salito del 70%. L’azione alla fine della seduta ha guadagnato l’1,9%, grazie a voci di una possibile cessione di una azienda controllata.

I ribassi diffusi sull’intero paniere delle blue chip fanno pensare a vendite per prese di beneficio. Banca e finanza sono stati i settori più penalizzati. Fineco e BPER Banca sono stati i 2 titoli peggiori per performance tra quelli a maggiore capitalizzazione, con cali superiori al 3%. Anche Banco BPM, Nexi e Banca Generali hanno registrato cali significativi.

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