La pianta portafortuna dai candidi fiori autunnali semplicissima da coltivare

erica

A settembre torna la voglia di armeggiare in giardino. Le temperature più miti e le giornate passate sempre più a casa ci spingono a volerla abbellire con le nostre piante. Però bisogna scegliere quelle giuste che si adattano meglio al clima autunnale e ai primi freddi. Infatti anche le nostre piante da balcone e giardino devono scendere a patti con il cambio stagione. Ci riesce perfettamente la pianta portafortuna dai candidi fiori autunnali semplicissima da coltivare.

Si tratta di una specie comune che ci sarà facile reperire e riuscirà ad adornare ogni spazio con bellezza ed eleganza. Certamente non potremmo che provocare l’invidia di ospiti e dei vicini nell’ammirare una pianta così carica di fiori e generosa nel suo portamento. Oltretutto è anche conosciuta in molte culture, compresa quella italiana, per essere una pianta della buona sorte. Averla in casa, portare con noi un rametto o regalarla, infatti, è un gesto di buon auspicio.

La pianta portafortuna dai candidi fiori autunnali semplicissima da coltivare

Questa pianta è originaria del Sud Africa ma si è largamente diffusa nel Mediterraneo. Si tratta quindi di una specie per lo più spontanea e rustica. Da qui la sua straordinaria resistenza e capacità di adattamento. Per questo non avremmo bisogno di darle particolari cure. È anche una pianta perenne e sempreverde. Ciò vuol dire che potremo godere a lungo del suo verde intenso e dei suoi fiori a grappolo. Stiamo parlando dall’Erica, della famiglia delle Ericacee che comprende oltre 600 specie.

Quelle più comuni però sono l’Erica gracilis, l’Erica carnea, l’Erica arborea e l’Erica scoparia. La prima offre dei fiori dalle varie sfumature di rosa che formano delle lussureggianti pannocchie proprio in autunno. L’Erica carnea invece ha dei fiori rosa scuro e non supera il metro d’altezza. Nonostante questo è perfetta per tappezzare giardini e aiuole, anche se nulla ci impedisce di averla in vaso.

Come suggerisce il nome, l’Erica arborea si sviluppa maggiormente in altezza arrivando anche a 6 m. È caratterizzata da un verde intenso e fiori primaverili che vanno dal bianco al rosa intenso. Siamo arrivati infine all’Erica scoparia, una delle specie spontanee più diffuse. I suoi fiori sono tipicamente bianchi e sbocciano in primavera. Il suo nome è dovuto al fatto che anticamente veniva utilizzata per creare le scope. Le piante di Erica nel tempo però hanno avuto utilizzi diversi. Ad esempio, si usa il legno di alcune specie per creare le pipe e di altre per accendere il fuoco.

Come coltivarla

L’Erica predilige un ambiente arieggiato e non troppo esposto al sole, quindi ricordiamoci di tenere conto dell’esposizione. Infatti, “Moltissimi fanno seccare le proprie piante per colpa di questo grave errore che tutti facciamo inconsapevolmente“. Inoltre, cresce al meglio in ambienti freschi e umidi. Una cosa a cui dobbiamo fare attenzione è il calcare. Questa infatti è una pianta assolutamente acidofila e quindi innaffiarla con dell’acqua contenente molto calcare potrebbe ucciderla in breve tempo. Dobbiamo tenere conto di questo anche scegliendo il terreno che dovrebbe essere perlopiù acido. Possiamo riprodurla senza sforzo tramite talea, se già non bastasse il basso costo d’acquisto. Se notiamo delle ragnatele vuol dire che la pianta è sotto attacco da parte del ragnetto rosso e abbiamo bisogno di nebulizzarla. Infine, se la nostra pianta è invece in vaso possiamo aggiungere questo semplice oggetto che la renderà sana e rigogliosa.

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