La debolezza del petrolio potrebbe pesare sul futuro del titolo ENI

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Dopo il doppio massimo segnato tra marzo e giugno in corrispondenza dei massimi del petrolio, il titolo ENI sembra avere trovato un equilibrio in area 10,558 euro. Questa area di prezzo potrebbe essere decisiva per capire il futuro del titolo del cane a sei zampe. Tuttavia non va dimenticato che la debolezza del petrolio potrebbe pesare sul futuro del titolo ENI.

Una chiusura giornaliera inferiore a 10,558 euro potrebbe aprire le porte a un’accelerazione ribassista il cui obiettivo successivo potrebbe andare a collocarsi in area 9,706 euro (II obiettivo di prezzo). La massima estensione ribassista, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 8,9 euro.

I rialzisti potrebbero prendere il sopravvento nel caso di chiusure giornaliere superiori a 11,085 euro. In questo caso potrebbe anche essere realistico lo scenario che vede le quotazioni tornare in area 13 euro.

La valutazione del titolo ENI

Qualunque sia il parametro considerato, la valutazione del titolo basata sui multipli di mercato esprime un titolo fortemente sottovalutato. Ad esempio, se si considera il settore di riferimento a livello europeo, ENI risulta essere sottovalutata di circa il 50%. Se, invece, si considera il settore italiano, la sottovalutazione è ancora maggiore.

Inoltre, il suo fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, esprime una sottovalutazione di circa il 30%. Infine, il titolo ha un livello di valutazione molto basso, con un valore aziendale stimato in 0,42 volte il suo fatturato. Anche l’EV/EBITDA, valore stimato 2,35, presenta livelli molto bassi e, quindi, esprime una forte sottovalutazione di ENI rispetto ai suoi competitors. D’altra parte, è dall’ottobre 2020 che abbiamo visto più volte come il titolo sia tra quelli più sottovalutati a Piazza Affari.

Un altro punto a sostegno di un investimento su ENI è il rendimento del suo dividendo, che allo stato attuale si aggira intorno all’8%, confermando una tradizione rispettata anche negli esercizi precedenti. Anche le prospettive sono molto buone. Secondo gli analisti, infatti, nei prossimi anni il rendimento del dividendo di ENI dovrebbe mantenersi intorno all’8%.

Secondo gli analisti che si occupano del titolo il giudizio medio è comprare con un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione del 30% circa.

La debolezza del petrolio potrebbe pesare sul futuro del titolo ENI: le indicazioni dell’analisi grafica

Il titolo ENI (MILENI) ha chiuso la seduta del 21 luglio a quota 11,000 euro, in ribasso dell’1,56% rispetto alla seduta precedente.

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