La Borsa italiana potrebbe stupire e realizzare questo scenario se si verificasse questa condizione

Ftse Mib Future

Ieri l’euforia ha colto d’improvviso le Borse dopo giorni di forti ribassi. I listini del Vecchio Continente ieri hanno aperto in deciso rialzo incuranti della brutta seduta di Wall Street nella sera precedente. A metà giornata le Borse europee sono arrivate a guadagnare fino al 2% e nel pomeriggio hanno mantenuto le posizioni. Questo scatto in avanti ha giovato anche a Wall Street che ha avuto un avvio folgorante, al momento della chiusura delle Borse in Europa il Nasdaq stava guadagnando oltre il 2%.

Cos’è successo di importante che ha fatto improvvisamente invertire il trend alle Borse? I due temi che hanno penalizzato le Borse nelle ultime sedute non hanno registrato novità. La crisi ucraina non sembra smorzarsi, le tensioni tra Russia, Europa, Usa e Ucraina rimangono elevate. Anche sul fronte dell’inflazione non ci sono state schiarite. Tra gli operatori rimangono i timori che entro la fine dell’anno i tassi in USA possono salire oltre l’1%.

Quindi in assenza di novità si tratta di capire se l’inversione di marcia delle ultime due sedute è un rimbalzo oppure un’inversione di tendenza. Quello che emerge è che per adesso i mercati azionari in Europa sembrano avere la forza di potersi smarcare dall’andamento della Borsa USA. Lo scenario che potrebbe verificarsi nei prossimi giorni è quello di Wall Street che affonda e le Borse europee che stupiscono e salgono. Il movimento dei capitali da Wall Street verso i mercati azionari europei più a buon mercato causerebbe questo fenomeno.

La Borsa italiana potrebbe stupire e realizzare questo scenario se si verificasse questa condizione

Nelle prossime sedute scopriremo se il minimo di lunedì del Nasdaq è effettivamente un bottom, un minimo di periodo da cui prezzi possono ripartire. Il 24 gennaio i prezzi dell’indice tecnologico hanno toccato un minimo a 13.094 punti. Il calo delle quotazioni è di quasi il 20% rispetto al massimo del 22 novembre.

Piazza Affari il 5 gennaio ha realizzato il massimo degli ultimi 13 anni a 28.212 punti. Martedì 25 i prezzi hanno toccato un minimo a 25.784 punti. In questo lasso di tempo l’indice maggiore di Piazza Affari ha perduto poco più dell’8%.

I prezzi sia martedì che ieri hanno trovato in 25.700 punti un supporto in grado di reggere alla pressione ribassista. Questa rimane la quota da monitorare per oggi e per domani. Una chiusura sotto questo livello riporterà l’indice Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) a 25.000 punti. Oggi se i prezzi riusciranno a mantenersi sopra i 26.500 punti potranno raggiungere la soglia dei 27.000 punti. Una chiusura della settimana sopra questo livello potrebbe chiudere l’attuale fase ribassista di breve periodo. La Borsa italiana potrebbe stupire e realizzare questo scenario se si verificasse questa condizione nelle prossime sedute.

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