Invalidi con Legge 104 e come fare dopo la lettera di revisione ricevuta dall’INPS

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Tutte le prestazioni collegate all’invalidità, cioè quelle destinate ai titolari delle agevolazioni della legge 104, nei primi anni di frizione, sono sottoposte a visita di revisione. In altri termini, il diretto interessato è convocato tramite l’INPS ad una nuova visita medica per verificare la continuità della presenza delle condizioni che hanno dato diritto alle prestazioni.

In genere si tratta di una revisione triennale, che si ripete per almeno 3 volte (la pensione di invalidità civile, per esempio). Infatti dopo la terza revisione, al perdurare delle condizioni utili ai benefici, le prestazioni vengono confermate in via definitiva. Ma cosa occorre fare nel momento in cui si riceve la raccomandata dell’INPS?

Invalidi con Legge 104 e come fare dopo la lettera di revisione ricevuta dall’INPS

La paura di perdere le prestazioni precedentemente ottenute, è lo stato d’animo di molti dei beneficiari che ricevono la raccomandata dell’INPS con la convocazione a nuova visita. Si tratta della raccomandata di convocazione a visita di revisione.
Sono assoggettati a revisione tutti i contribuenti titolari di prestazioni come l’invalidità civile parziale, l’inabilità civile o l’indennità di accompagnamento. Si tratta di prestazioni erogate con la dicitura temporanea.
Nei primi verbali di assegnazione di queste prestazioni, l’indicazione della revisione è sempre presente. E in alcuni casi c’è anche la data di questo adempimento. Una data soltanto formale, dal momento che gli interessati non devono proporre domande o presentarsi autonomamente alla vista di revisione. In altri termini occorre attendere proprio la raccomandata dell’INPS.

Come comportarsi con la convocazione a visita di revisione per gli invalidi

Ciò che non va sottovalutato è la data di convocazione, che deve essere assolutamente cerchiata in rosso sul calendario. Infatti la presenza alla visita dopo la convocazione è obbligatoria.
Per i casi di impossibilità a presentarsi, occorrerà produrre apposita giustificazione alle competenti autorità tramite raccomandata postale o tramite PEC. L’assenza alla visita porta alla sospensione del beneficio della misura in questione dal mese successivo alla mancata presentazione a revisione.
Va ricordato che la sospensione rappresenta il passaggio precedente alla revoca definitiva della prestazione. In altri termini l’INPS convoca nuovamente l’interessato che non si è presentato alla prima chiamata e il perdurare dell’assenza porta alla definitiva cessazione della prestazione.
In questo caso per tornare beneficiari della stessa occorre ripresentare domanda da capo come la prima volta.

Per dare continuità alla prestazione e non perdere nessun mese tramite la sospensione, occorre presentarsi a visita muniti dei documenti necessari. Solo in questo modo la conferma delle condizioni utili al beneficio potrebbe essere facilmente confermata dalla commissione medica agli invalidi con Legge 104.

In genere molto importante è portare la copia del primo verbale di riconoscimento dell’invalidità. Necessario anche il decreto di omologa, nel caso in cui sia stata una CTU a confermare il riconoscimento dell’invalidità. L’interessato deve portare dietro qualsiasi altra documentazione utile.
Infatti tutte le visite mediche, anche recenti, collegate alle patologie che hanno dato diritto all’invalidità, dovrebbero essere presentate alla commissione che potrà verificare ciò che è riportato sui referti delle visite a sostegno della conferma delle patologie invalidanti.

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