In pochi conoscono nel dettaglio queste soluzioni per riscaldare casa senza gas e risparmiare

inverno

Arriva l’inverno e con esso la necessità di riscaldare casa. Molti appartamenti hanno l’impianto centralizzato, altri hanno l’impianto con riscaldamento autonomo. Tuttavia può essere necessario avere una stufa in casa per riscaldare un ambiente senza uso del gas. Qui casca l’asino, perché le stufe sono di varie tipologie: elettrica, a pellet, a bioetanolo, ecc. Ogni apparecchio ha le sue caratteristiche specifiche e il suo livello di consumo. In pochi conoscono nel dettaglio queste soluzioni per riscaldare casa senza gas e risparmiare.

Chi acquista una stufa deve prima di tutto avere ben chiaro quali siano le sue esigenze. Una volta individuato l’obiettivo da raggiungere, sarà più semplice trovare la soluzione adatta. Naturalmente occorre conoscere come le varie stufe funzionano e quali siano i pregi e i difetti. Solamente così si potrà individuare con precisione la soluzione più adatta.

Per esempio, la pompa di calore è una delle soluzioni di riscaldamento che sta andando per la maggiore. Non tutti sanno che una pompa di calore fa risparmiare solamente a determinate condizioni. I nostri esperti ne parlano dettagliatamente in questo articolo: “Per riscaldare casa questa soluzione fa risparmiare moltissimo ma non conviene in 3 casi”.

In pochi conoscono nel dettaglio queste soluzioni per riscaldare casa senza gas e risparmiare

Analizziamo nelle righe seguenti quali soluzioni si possono adottare per riscaldare un ambiente familiare o di lavoro senza fare uso del metano. Le più comuni in assoluto sono le stufe elettriche. Queste sono piccole e la loro forza è che sono maneggevoli. Le utilizza chi deve riscaldare velocemente un ambiente non troppo grande. I costi partono da 10 euro, ma i consumi sono molto elevati. Una stufa elettrica dalla potenza di 1.000 watt all’ora, può arrivare a costare oltre 1 euro di elettricità ogni 4 ore.

I termoconvettori funzionano ad elettricità come le stufette portatili, ma vengono utilizzati per riscaldare ambienti più grandi. Questa stufa riscalda l’aria fredda e la immette nell’ambiente attraverso una ventola. I prezzi dei termoconvettori sono più elevati di quelli delle stufette. Partono dai 50 euro e possono arrivare fino a 200 euro. Un termoconvettore elettrico può consumare tra 600 watt e 2.400 watt per ora a seconda della potenza. Perciò questa stufa ogni 4 ore di accensione può costare tra 0,5 euro e 2,2 euro.

Stufe non alimentate ad elettricità

Ci sono stufe che non sono alimentate dall’elettricità ma da altri combustibili, come quelle a pellet e a bioetanolo. Le stufe a pellet sono alimentate da piccoli scarti di legno (il pellet). Questo tipo di stufa è adatto a riscaldare ambienti molto ampi con costi ridotti. Un sacchetto di 15 kg di pellet costa tra 4 e 5 euro e può alimentare una stufa per 24 ore. Tuttavia una stufa a pellet è costosa, il suo prezzo parte da 600 euro e per installarla occorre una canna fumaria.

Le stufe a bioetanolo non necessitano della canna fumaria, ecco perché sono molto richieste. Il bioetanolo è un alcol altamente combustibile ma che non inquina. Tuttavia questo tipo di stufa non è adatto a riscaldare ambienti ampi. Un litro di bioetanolo costa tra 2,5 e 4,5 euro. Con 1 litro la stufa può riscaldare fino a 4 ore, a seconda della sua potenza. Il costo di una stufa a bioetanolo parte da 400 euro.

Approfondimento

Come evitare la stangata delle bollette e risparmiare oltre 200 euro l’anno su luce e gas

Consigliati per te