In passato è stato protagonista di oscure leggende ma questo lago è una meraviglia

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Prosegue il viaggio di Proiezionidiborsa alla ricerca dei luoghi più suggestivi e meno conosciuti d’Italia. Ieri abbiamo scoperto gli incredibili laghi colorati di Sopranes. Oggi ci sposteremo nelle Marche per parlare di un altro specchio d’acqua estremamente suggestivo e misterioso: il Lago di Pilato. In passato è stato protagonista di oscure leggende ma questo lago è una meraviglia.

Il Lago di Pilato e le sue leggende

Il Lago di Pilato è l’unico lago delle Marche con acque di origine glaciale. Si trova a circa duemila metri di altitudine nei pressi della vetta del Monte Vettore, il più alto dei Sibillini. Ma ciò che lo rende unico è la sua forma simile a un paio di occhiali.

Se scegliamo di visitarlo il momento migliore è l’estate. Durante la stagione calda le piogge e l’acqua dei ghiacciai lo “alimentano”. Ed è così che creano uno spettacolare contrasto tra il paesaggio roccioso e lo specchio d’acqua che sembra nato dal niente.

In passato il Lago di Pilato era considerato un luogo maledetto. Si dice che il corpo senza vita di Ponzio Pilato sia arrivato proprio qui dopo essere stato trascinato da un carro di bufali. Ma non solo. Durante il Medioevo le istituzioni religiose vietarono l’accesso al lago in quanto considerato teatro di evocazioni di demoni e pratiche di magia nera. Basti pensare che per un periodo fu piazzata anche una forca alle pendici della valle come monito per i visitatori.

In passato è stato protagonista di oscure leggende ma questo lago è una meraviglia: come arrivare

Fortunatamente le inquietanti leggende sono rimaste tali e oggi il Lago di Pilato è uno dei luoghi più belli e suggestivi d’Italia. Per arrivare alle pendici del Monte Vettore dovremo prendere l’autostrada A1 in direzione Terni e prendere l’uscita per Norcia– Cascia. Da qui seguiremo le indicazioni per Castelluccio di Norcia e potremo iniziare a programmare la nostra escursione.

Per raggiungere Lago ci sono tre percorsi diversi. Partendo da Foce di Montemonaco impiegheremo circa tre ore a piedi. Se scegliamo di partire da Castelluccio ci servirà circa mezz’ora in più. Il percorso più difficile e adatto ai più esperti è quello che inizia da Forca di Presta.

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