Il contenuto di fibra di 150 g di questa frutta batte quello di pere, prugne e kiwi e sembrerebbe non gonfiare la pancia

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L’estate è, tra le varie, anche la stagione della linea. Nei mesi estivi ci si veste  più leggeri e quindi la silhouette balza nitida in tutta la sua evidenza. Ecco perché in questi mesi l’imperativo diventa quello di ridurre le quantità di cibo e di aumentarne la qualità. Tuttavia, si è belli quando ci si sente a proprio agio e non quando si ha un chilo in meno.

In genere in questi mesi si abbonda con il consumo di frutta e verdura a discapito di cibi più elaborati. Si tratta di una buona norma che andrebbe seguita tutto l’anno. Infatti, le evidenze scientifiche dimostrano che questo consumo è un valido fattore di protezione contro il sovrappeso e le malattie degenerative e/o croniche. Il riferimento è ai tumori, le patologie cardiovascolari e il sovrappeso.

È impressionante l’apporto di nutrienti garantito da frutta e verdura. Sono alimenti ricchi di acqua, fibre, vitamine, zuccheri, sali minerali e sono degli ottimi antiossidanti naturali.

In particolare, frutta e verdura hanno una bassa densità energetica, cioè apportano poche calorie per unità di peso e volume. Ecco perché andrebbero consumati lungo tutto l’anno e non solo d’estate.

Il contenuto di fibra di 150 g di questa frutta batte quello di pere, prugne e kiwi e sembrerebbe non gonfiare la pancia

Ad esempio frutta e verdura sono un’ottima fonte di fibra alimentare, utile durante tutto l’anno e anche in estate, quando si è più sedentari. Con il caldo opprimente, o comunque quando si è in vacanza, si fa meno movimento rispetto al solito.

La fibra alimentare è importante perché entra nel processo di regolazione di diverse funzioni fisiologiche dell’organismo. Inoltre essa non è presente allo stesso modo in tutti i frutti. Vediamo allora qual è il contenuto di fibra totale nei frutti più comuni e con riferimento a 150 g di prodotto fresco:

  • ananas: 1,5 g di fibra totale;
  • ciliegie: 1,9 g;
  • prugne e uva: 2,2 g;
  • fragole: 2,4 g;
  • banane: 2,7 g di fibra totale;
  • mele senza buccia: 3 g;
  • kiwi: 3,3 g di fibra totale;
  • pere senza buccia: 5,7 g;
  • fichi d’India: 7,5.

Dunque, il contenuto di fibra di 150 g di questa frutta, i fichi d’India, batte quello di molti altri consumati per gran parte dell’anno (le pere, per esempio).

Cosa evitare per non avere la pancia gonfia d’estate

Alcuni frutti, infine, possono essere causa della pancia gonfia a fine pranzo, anche quando si è mangiato poco. Il riferimento è a quelli a ricco contenuto di zuccheri. Infatti il fruttosio e alcuni oligosaccaridi stimolano la fermentazione da parte della flora batterica intestinale e, in definitiva, la produzione di gas intestinali.

Per evitare queste conseguenze basterebbe seguire alcuni piccoli accorgimenti. Primo, non scegliere frutta molto zuccherina come pere, mele, cachi, pesche, etc. Poi sarebbe auspicabile non sceglierla troppo matura. Infine il miglior consiglio è quella di consumare i frutti a colazione, merenda o per uno spuntino.

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