Il Consiglio dei Ministri, misure d’urto a supporto di famiglie e imprese per far fronte al rallentamento della crescita economica

Consiglio dei Ministri

Il Consiglio dei Ministri di ieri ha varato una serie di misure che dovrebbero rappresentare un ristoro per famiglie e imprese. Il tutto a fronte di una crisi che, ha precisato Mario Draghi, non è di recessione ma di rallentamento della crescita, con un’inflazione al 6,2%. Ribattezzato da molti della stampa come decreto aiuti, le misure comprendono una spesa complessiva di 14 miliardi «per difendere il potere d’acquisto di famiglie e imprese». Il Governo precisa nel dettaglio come sarà spalmata tale cifra e in quanto tempo.

Energia

Altri tre mesi di sconto in bolletta del 25%. Tale sconto si applica a quanti hanno un Isee pari o inferiore a 12.000 euro, che sale a 20 per le famiglie che hanno 4 o più figli. La misura è retroattiva cioè applicabile anche al trimestre precedente ed è a cura dell’ARERA (Autorità di Regolazione per energia, reti e ambiente). Un toccasana è stabilito poi per quelle imprese che sono direttamente coinvolte dai risvolti della guerra in Ucraina. Il Consiglio dei Ministri ha istituito un fondo di 200 milioni di euro. Ogni azienda, dopo aver dimostrato di subire un forte smacco dalla guerra, può ricevere aiuti fino a 400.000 euro.

Il Consiglio dei Ministri, misure d’urto a supporto di famiglie e imprese per far fronte al rallentamento della crescita economica

Sempre per le imprese, per tutte però (non solo quelle che hanno o avevano scambi con la Russia o l’Ucraina) è previsto un aiuto per l’acquisto del gas. Si tratta di un credito d’imposta che dal 20 sale al 25%. Anche qui il contributo può essere retroattivo. Sono anche previsti rafforzamenti dei crediti d’imposta per investimenti in beni immateriali 4.0, per formazione e per il cinema.

Bonus 110%

Buone nuove anche per il Superbonus. Infatti, arriva la proroga per le villette e si può accedere all’incentivo fino al 30 dicembre di quest’anno. I lavori vanno completati nella misura del 30% entro il 30 settembre. Stanziati anche 3 miliardi di euro per far fronte all’aumento dei costi di materiali da costruzione in modo da non bloccare oltremisura i lavori avviati e le gare in corso.

Si tratta di un ulteriore pacchetto a sostegno dei cittadini con l’obiettivo di traghettare tutti fuori dal conflitto e dalla crisi energetica quanto prima.

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