I controlli regionali fanno scattare multe da 500 a 5.000 euro per camini, stufe a pellet e a legna non a norma

caminetti

Non si può negare che il calore e i bagliori che i caminetti emanano conservino un fascino particolare. Inoltre rendono più accoglienti gli ambienti. Riscaldare le abitazioni con caminetti, termostufe a legna o stufe a pellet spesso presenta anche vantaggi economici. In un precedente articolo la Redazione ha fornito una valutazione su “Quanti soldi si risparmiano con la stufa a pellet rispetto alla caldaia a metano o a gasolio?”. Bisogna pur tuttavia considerare che i controlli regionali fanno scattare multe da 500 a 5.000 per camini, stufe a pellet e a legna non a norma.

Le sanzioni raggiungono unicamente i consumatori che risiedono nelle aree più inquinate del territorio nazionale. Consumatori che non  dispongono di impianti a norma tratta per lo più delle Regioni del Nord Italia in cui la salubrità dell’aria riceve continui attacchi dagli agenti inquinanti. Pertanto i controlli regionali fanno scattare multe solo in alcuni casi. Nello specifico, le sanzioni pecuniarie colpiscono gli abitanti del Piemonte, dell’Emilia Romagna, della Lombardia e del Veneto che non si attengono alla normativa vigente.

I controlli regionali fanno scattare multe da 500 a 5.000 euro per camini, stufe a pellet e a legna non a norma

In Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto non si possono utilizzare sistemi di riscaldamento che abbiano prestazioni emissive inferiori a specifici parametri. In Lombardia, ad esempio, secondo quanto stabilisce la Legge regionale n. 24/2006, le nome risultano assai severe.

Sono pertanto previste multe da 500 fino a 5.000 euro per chi utilizza stufe a pelle con potenza termica al di sotto dei 35 kW. Stessi divieti valgono per l’accensione di camini con emissioni superiori a quelle che la normativa individua o per l’uso di pellet che non risulta conforme alla classe A1. Le norme cui attenersi per scongiurare il rischio di sanzioni pecuniari possono essere alquanto differenti a seconda della Regione di residenza. Per le regole vigenti in ogni singola Regione si rimandano pertanto i Lettori alla consultazione delle specifiche delibere e disposizioni legislative.

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