I 5 grandi rischi che corre una famiglia nel lasciare i soldi fermi sul conto corrente oltre un certo importo

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In tempi di incertezza come questi di guerre, di inflazione, di pandemie, qual è il modo migliore per proteggere i soldi faticosamente accumulati? Molti pensano che lasciare i soldi sul conto corrente sia la soluzione migliore. È il motivo per cui negli 2 anni c’è stata un’esplosione di depositi sui conti correnti. Eppure proprio in tempi difficili come questo è rischioso lasciare i soldi sul conto per 5 motivi.

Lo scoppio della pandemia ha spinto moltissime famiglie a mantenere fermi i soldi in banca. Questo perché in Italia molti vedono la banca come un porto sicuro e il conto corrente come uno strumento di investimento. Non a caso molte banche sconsigliano, anche in modo perentorio, i propri correntisti a lasciare in giacenza sul conto cifre importanti. Una di queste banche ha minacciato i propri clienti di chiudere il conto per importi superiori a 100.000 euro fermi sul conto.

I 5 grandi rischi che corre una famiglia nel lasciare i soldi fermi sul conto corrente oltre un certo importo

Tenere i soldi sul conto corrente non solo è sconveniente ma può anche far correre un grave rischio al correntista. Infatti il primo pericolo che un cliente di una banca può correre è quello che l’istituto fallisca. In Italia già in passato, anche recente, diverse banche sono fallite. Ricordiamo che in caso di fallimento il Fondo interbancario di tutela dei depositi (FIDT) garantisce i soldi sul conto fino a 100.000 euro. Significa che i capitali depositati sui conti bancari eccedenti i 100.000 euro non sono protetti.

L’inflazione è il secondo pericolo che il correntista corre lasciando i soldi sul conto corrente. Dopo anni di stallo, il costo della vita è tornato a salire in modo preoccupante. Oggi la media dell’inflazione in Italia è quasi al 6%. Significa che un bene che oggi paghiamo 10.000 euro alla fine dell’anno costerà circa 600 euro in più. Ogni 1.000 euro giacenti sul conto l’inflazione alla fine dell’anno si mangia 60 euro.

Bolli e possibile tassa patrimoniale sono altri due i rischi che corre un correntista che lascia i soldi sul conto. Ogni anno si pagano 34,2 euro di imposta di bollo per giacenze superiori a 5.000 euro. Una oculata gestione dei propri soldi può permettere di mantenere in banca una giacenza media inferiore a 5.000 euro.

L’altro rischio è quello di una possibile patrimoniale. Non è in vista una tassa come quella che fu applicata nel 1996 dal Governo Amato. Tuttavia non si può escludere che questa un domani possa essere decisa in una situazione di emergenza.

Il pericolo del pignoramento del conto corrente

Infine l’ultimo rischio è quello del pignoramento del conto corrente. In caso di debiti nei confronti dello Stato, l’Agenzia delle Entrate può pignorare le cifre sul conto corrente senza un ordine del tribunale.

Questi sono i 5 grandi rischi che corrono i soldi sul conto corrente. Per questi motivi è consigliabile lasciare in banca solo le cifre indispensabili ad una gestione quotidiana impiegando le eccedenze in altre forme di investimento.

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