Chi tiene i soldi in banca sul conto corrente e vuole essere sicuro deve assolutamente ricordare queste 3 cifre

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Per chi ha i soldi sul conto corrente si prospetta un periodo difficile. Chi sta utilizzando questo strumento come forma di investimento andrà incontro a perdite sicure nei prossimi mesi e forse anche nei prossimi anni. Una volta il conto era considerato bene rifugio, oggi i tempi sono cambiati.

Le banche che prima facevano ponti d’oro a chi lasciava i soldi in giacenza adesso fanno esattamente il contrario. Molte banche sconsigliano e scoraggiano i clienti a lasciare i soldi sul conto corrente. A molti sembrerà incredibile ma chi ha troppi soldi sul conto con alcune banche rischia la chiusura.

Ma le cattive notizie per chi ha un conto corrente non sono finite. Chi tiene i soldi in banca, magari perché ha paura di perderli investendoli in altri strumenti, va incontro a perdita certa, qualunque cifra detenga. Un nemico dei soldi che sembrava essere domato da tempo, infatti sta rialzando la testa.

L’inflazione penalizza fortemente i soldi che non creano rendimento, perché riduce il potere d’acquisto. Secondo il bollettino 1/2022 di Banca d’Italia, l’inflazione media nel nostro Paese quest’anno si attesterà al 3,2%. Significa che un bene o un servizio che a inizio anno costa 1.000 euro, a fine anno si pagherà 1.032 euro.

Chi tiene i soldi in banca sul conto corrente e vuole essere sicuro deve assolutamente ricordare queste 3 cifre

Chi tiene i soldi sul conto corrente va incontro anche ad un’altra brutta notizia. Non solo i soldi lasciati in banca perdono potere d’acquisto, ma subiscono la decurtazione dei costi di commissioni bancarie e tasse statali. In più chi lascia i soldi sul conto corre due ulteriori rischi, quello del fallimento della banca e quello del pignoramento. Tuttavia c’è la possibilità di mettersi al sicuro da questi due rischi e magari anche evitare di pagare l’imposta di bollo.

Oggi un conto corrente è indispensabile e chi lo utilizza in modo intelligente lo può sfruttare in piena efficienza. Per utilizzare il conto con efficienza, ridurre i costi al minimo e assicurarsi da rischi esterni, il correntista deve tenere a mente 3 limiti.

Il primo riguarda la giacenza media. Con una giacenza media inferiore ai 5.000 euro non si pagano i bolli statali. Chi ha un’accorta e pianificata gestione del denaro attraverso semplici accorgimenti può facilmente raggiungere quest’obiettivo.

Chi tiene i soldi in banca deve anche conoscere che l’Agenzia delle Entrate può pignorare il denaro sul conto.  Tuttavia l’importo depositato deve essere superiore a 3 volte l’assegno sociale minimo. Questo per il 2022 è di 467 euro, quindi scatteranno pignoramenti solo per importi superiori a 1.401 euro.

Infine per evitare rischi di perdita di soldi a causa del fallimento della banca, occorre detenere sul conto meno di 100.000 euro. Infatti il Fondo Interbancario di Tutele dei Depositi garantisce i soldi sul conto fino a quell’importo. Se per motivi contingenti occorresse mantenere una liquidità superiore a questa cifra, meglio distribuire i soldi eccedenti i 100.000 euro su altri conti.

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