Genitori stressati e sull’orlo di una crisi di nervi, che fare

Genitori stressati e sull’orlo di una crisi di nervi, che fare

Sempre più genitori si dichiarano stressati e sull’orlo di una crisi di nervi, che fare allora? Recuperare la calma e controllare le proprie reazioni in questa nuova dimensione non è sempre semplice. Molte famiglie si trovano in difficoltà nella gestione della quotidiana routine domestica: figli da accudire e da controllare nello svolgimento dei compiti. Il lavoro che va svolto in modalità smart e le difficoltà che talvolta ne scaturiscono. Casa da tenere in ordine e famiglia a cui badare. Per molti genitori la necessaria reclusione in casa sta diventando una vera e propria fonte di stress. Come fare a riprendere il controllo della situazione e non lasciarsi stravolgere dalla nuova atmosfera che l’effetto coronavirus trascina dietro di sé?

Come si sente un genitore stressato: i sintomi d’allarme

Sebbene l’isolamento sociale abbia determinato un minore impatto dello stress legato agli spostamenti e ad alcune incombenze lavorative, esso ha creato differenti sacche stressogene. Sempre più alto è il numero di genitori stressati e sull’orlo di una crisi di nervi, che fare in questi casi? Diversi studi scientifici affermano che così come esiste il burnout lavorativo, esiste anche quello genitoriale. I sintomi principali che dovrebbero far scattare un campanello d’allarme sono:

  • la sensazione di esaurimento: il genitore si sente come se avesse terminato tutte le energie a sua disposizione. Ha la sensazione di fare molto e di non ricevere mai nulla in cambio. Il suo livello di tolleranza si abbassa e si innervosisce molto facilmente;
  • il distacco affettivo: è la conseguenza del primo fattore che entra in gioco. Il genitore in questo caso non si sente più in contatto emotivo ed affettivo con il proprio figlio. Non mostra particolare interesse per i suoi vissuti interni ed attribuisce minore importanza a quello che il figlio fa;
  • la perdita di efficacia del proprio ruolo genitoriale: giunto a questo punto, il genitore sente di aver profondamente fallito nel suo ruolo e cala l’entusiasmo e la fiducia in se stesso.

I ricercatori dell’Università di Lovanio, in Belgio, hanno dimostrato che sono sufficienti due di questi tre sintomi per parlare di burnout genitoriale. Questi genitori, molto spesso, hanno delle peculiari caratteristiche personologiche che li espongono maggiormente al rischio di burnout genitoriale. Essi sono soggetti estremamente perfezionisti, nutrono grandi aspettative verso di sé e verso i propri figli ed hanno un basso livello di tolleranza allo stress.

Come sconfiggere lo stress genitoriale

Come smettere di essere genitori stressati e sull’orlo di una crisi di nervi, che fare dunque? I ricercatori raccomandano di porre particolare attenzione alla presenza dei segnali d’allarme indicati per fare in modo di rimediare a situazioni problematiche. Quando ci si accorge di essere fortemente stressati, si potrebbe tentare di stare meglio in questo modo:

  • parlarne con qualcuno: il confronto con un’altra persona, meglio se un professionista della salute mentale, mette nella condizione di eliminare alcuni tabù. Il mestiere di genitore non è sempre facile, anzi, molto spesso richiede un impegno considerevole. Il confronto con altri offre la possibilità di non sentirsi soli e di dare parola ai propri vissuti affettivi ed emotivi;
  • identificare i fattori di rischio e ridurre l’impatto di questi sulla propria esistenza: alla formazione di questa voce concorrono diversi fattori tra cui i vissuti di ciascuno. Ad esempio, un genitore estremamente emotivo e perfezionista dovrà fare il punto della situazione e diventare via via più flessibile alla dimensione caotica in cui talvolta i figli confinano. Una volta individuati i fattori di rischio, si possono fare dei piani della giornata e della gestione quotidiana in maniera tale da ridurli;
  • ricercare all’interno della coppia alcuni fattori scatenanti: talvolta, il genitore che versa in uno stato di burnout non riceve supporto affettivo e pratico dal marito/moglie. Chiedere una mano all’altro genitore nella divisione dei compiti o nell’organizzazione della giornata, potrebbe non solo rinsaldare la coppia ma offrire nuove soluzioni.

Queste sono solo alcune delle azioni che possono aiutare a stare meglio. Ad ogni modo, fare il punto della situazione e cercare di migliorare alcune dinamiche, potrebbe dare sollievo e diminuire i livelli di stress.

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