Fino a 30.000 euro di multa per il conducente che compie questa azione

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Il Codice della Strada si occupa di vietare ai conducenti dei veicoli di tenere comportamenti pericolosi sulla strada. Il primo obiettivo del Codice è, cioè, quello di tutelare la salute delle persone. Il Codice della Strada vuole evitare gli incidenti stradali. Infatti, questi, causano moltissimi problemi legali tanto alle persone, quanto allo Stato.

Infatti, se un incidente causa dei feriti e la distruzione dei veicoli coinvolti, si dovranno attivare tutta una serie di interventi pubblici.
I soccorritori sul luogo dell’incidente, ad esempio, tanto polizia, quanto ambulanze e vigili del fuoco. Non solo, ma, in un secondo momento, con alta probabilità, nascerà un processo per accertare le rispettive responsabilità dei soggetti coinvolti. E quindi si dovrà attivare la magistratura.

Non solo il Codice della Strada

Il Codice vuole prevenire possibili rischi per le persone e l’utilizzo di risorse pubbliche. Il Codice della Strada ricorda sempre che, prestando attenzione alla guida e rispettando le regole, si abbassa moltissimo il rischio di indicente. Non c’è, però, solo il Codice a dettare regole sulla circolazione stradale e sui comportamenti vietati.

Ad esempio, il codice penale, all’articolo 527, prevede fino a 30.000 euro di multa per atti osceni in luogo pubblico. Mentre si guida, è del tutto possibile che si abbia il bisogno fisiologico di liberare la vescica. È possibile, soprattutto lungo superstrade e autostrade, che il successivo punto di ristoro sulla strada sia troppo lontano. Dunque, è probabile che il conducente del veicolo debba fermarsi sulla corsia di emergenza o su di una piazzola per espletare i propri bisogni.

Ecco la Cassazione ha spiegato che, a seconda delle circostanze di tempo e di luogo, possono esserci gli estremi dell’illecito degli atti osceni in luogo pubblico. L’articolo 527 del codice penale punisce con sanzione amministrativa fino a 30.000 euro chi compie questo tipo di atti.

Fino a 30.000 euro di multa per il conducente del veicolo che compie questa azione sulla strada

Secondo i giudici, ordinanza 19573/2022, perché sia punibile l’atto di liberare la vescica in pubblico, con l’articolo 527 codice penale, bisogna guardare alla circostanze. Bisogna, cioè, vedere se quel comportamento era veramente offensivo per la pubblica decenza. Tradotto, è necessario verificare se, per le circostanze di tempo e di luogo e per le cautele adottate da chi compie l’azione, l’atto di liberare la vescica fosse visibile da molte persone.

Nel caso concreto, il conducente del veicolo si fermava sulla corsia di emergenza proprio in prossimità di lavori in corso. Le macchine, proprio in quel tratto, dovevano rallentare, il che rendeva le operazioni filologiche dell’uomo ben visibili. Per questo la Cassazione ha ritenuto che, per le circostanze di tempo e di luogo e le cautele adottate, l’azione offendesse la pubblica decenza. Perciò i giudici hanno confermato la multa della pattuglia verbalizzante che si trovava incolonnata proprio sul quel tratto di strada a causa dei lavori.

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Pochi sanno che in questo caso è consentito sostare sulla corsia di emergenza senza rischiare alcuna multa o sanzione 

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