Rischia multe di oltre 1.600 euro l’automobilista che modifica così il veicolo

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Il costo della vita continua a salire. Le notizie di cronaca parlano chiaro: moltissime aziende, ma anche privati cittadini, stanno ricevendo bollette sempre più salate. Ha fatto scalpore proprio in questi giorni la notizia della bolletta del gas ricevuta dalla comunità San Patrignano. Una cifra esorbitante: per il periodo di agosto, oltre 730.000 euro, che rischiano di portare alla chiusura la ‘SanPa’. La comunità ogni anno accoglie ragazzi e ragazze che hanno problemi con dipendenze di vario tipo. Oltre 26mila soggetti sono stati aiutati con assistenza legale e sanitaria, scolastica e non solo. Un impegno sociale che dopo 40 anni di attività rischia di interrompersi a causa del caro bollette.

La paura di ricevere queste mazzate è reale, ma bisogna fare attenzione. Per esempio sulla benzina si potrebbe provare a tagliare un po’ le spese, penseranno molti. Vengono utilizzati diversi ‘trucchi’, non a torto, ma questo in particolare potrebbe ritorcersi contro chi dovesse decidere di utilizzarlo perché chi prova a fare il furbo rischia multe di oltre 1.600 euro. Già, perché anche se i consumi si ridurranno considerevolmente, e sembra si riesca a viaggiare a quasi costo zero, si corre il rischio di incorrere in pesanti sanzioni. Ecco di cosa si tratta.

Viaggiare quasi gratis

È bene sottolinearlo, non si tratta di un metodo legale, anzi: come spiegato, le multe sono salatissime. Come funziona? Si parte da una riflessione semplice: il filtro antiparticolato montato sulle auto di ultima generazione riduce le emissioni, ma aumenta i consumi del mezzo. Si chiama così sulle macchine diesel, mentre sulle auto a benzina prende il nome di GFP, ovvero Gasoline Particulate Filter.

Rischia multe di oltre 1.600 euro l’automobilista che modifica così il veicolo

Il montaggio sulle auto più recenti comporta un miglioramento del rendimento del mezzo, che acquisisce un’altissima sostenibilità dell’autovettura impedendo il rilascio nell’aria di particelle inquinanti. All’incirca, si parla di una riduzione del 70%. Tale intervento si rende necessario per abbattere l’impatto ambientale dei veicoli a combustione. Questo ha però un costo in termini di efficienza. In sostanza: il filtro antiparticolato riduce le emissioni, ma aumenta i consumi del veicolo. E qui scatta la furbata, che molti disonesti pensano essere una trovata intelligente: perché non toglierlo?

Occhio alle multe

La ragione è semplice: è vietatissimo farlo. Se si dovesse incappare in un controllo, e le Forze dell’ordine dovessero trovare il veicolo modificato illegalmente e sprovvisto del FAP, le multe sarebbero belle salate. Si parla di una sanzione che va da 430 a 1.731 euro, e che comporta anche il ritiro della Carta di Circolazione. Non proprio una bella idea, se lo scopo è quello di risparmiare!

Risparmiare benzina con questi consigli

In realtà la cosa migliore per risparmiare benzina è evitare assolutamente questi trucchetti e usare il cervello. Anzitutto nello stile di guida: mantenere una velocità di guida costante e moderata è il modo migliore per non stressare il motore e consumare più del dovuto. Esistono diverse app, addirittura quelle ufficiali delle compagnie assicurative, che analizzano lo stile di guida e danno consigli su come migliorarlo. Si può arrivare a ridurre le spese anche di un 30%. Bene anche evitare di abusare del climatizzatore e dei dispositivi elettronici aggiuntivi, come per esempio il caricabatterie dello smartphone. Questi costringono infatti l’auto a restare accesa e a regime per poter alimentare la batteria. Tutti consumi maggiorati e perfettamente evitabili.

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