Fino a 10.329 euro di sanzione per chi ristruttura o avvia i lavori di casa e non rispetta questa importante regola

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Con i vari Bonus statali, oggi previsti in gran numero, si consente ai cittadini di eseguire opere straordinarie su casa propria, spesso rimandate. Si moltiplicano, dunque, i cantieri ed i lavori sia per casa propria che per quelle dei vicini. Seppure questi siano interventi assolutamente necessari, in molti casi, non c’è dubbio che sentire i trapani lavorare per qualche mese di fila non è la migliore esperienza del mondo. Oppure l’occupazione degli spazi o dei parcheggi condominiali, spesso già risicati, per fare da deposito materiali per i lavori può creare disagi importanti.

Per questo la conduzione di lavori di manutenzione straordinaria o l’installazione di veri e propri cantieri porta spesso con sé motivi di litigio con i vicini. Dunque è importante, per entrambe le parti, conoscere le regole che disciplinano la corretta esecuzione dei lavori. Per chi li avvia al fine di essere al di sopra di qualunque contestazione e poterli portare a termine in tutta tranquillità e senza rischiare azioni in giudizio. Per chi, invece, vi assiste, nel senso che può essere disturbato dalla loro presenza, conoscere le regole è importante per poter pretendere che i lavori siano eseguiti nel rispetto della legge. Altrimenti avere uno strumento per chiedere al giudice di interromperli o di sanzionare il proprietario.

Fino a 10.329 euro di sanzione per chi ristruttura o avvia i lavori di casa e non rispetta questa importante regola

Molto interessante in questo senso una recente sentenza, n. 31356/2021, della Corte di Cassazione intervenuta proprio in tema di lavori edilizi. Il caso era quello di un soggetto che veniva condannato per non avere esposto l’apposito cartello di segnalazione del cantiere. Questi sosteneva che aveva avviato i lavori con semplice SCIA e che per i lavori edilizi, avviabili con questo strumento, non ci fosse bisogno del cartello. Il regolamento comunale imponeva l’esposizione di cartello dei lavori solo per la concessione edilizia, che si richiede normalmente per interventi molto più importanti.

La Cassazione, però, ha rigettato queste lamentele del soggetto che aveva avviato i lavori. I giudici hanno infatti, spiegato che i regolamenti comunali, nella maggioranza dei casi, e quel regolamento comunale nello specifico, richiedono l’esposizione del cartello dei lavori. Cioè l’esposizione dell’indicazione degli estremi dell’opera che si va a realizzare con quell’intervento a prescindere dal titolo edilizio richiesto.

La sanzione pecuniaria importante

Dunque, occorre indicare le opere da realizzare, gli estremi dell’atto di autorizzazione, il nominativo dei responsabili dei lavori e del proprietario di casa.  La mancata esposizione del cartello dei lavori, oppure omissioni importanti nei suoi contenuti, può portare fino a 10.329 euro di sanzione per chi avvia i lavori di casa. L’ammenda è prevista dall’articolo 44 comma 1 lett. A) del DPR n. 380/2001, indipendentemente dal titolo edilizio che giustifica i lavori. Attenzione, dunque, sia in veste di vicini di casa che di autori dei lavori è importante controllare che il cartello dei lavori sia ben visibile. Non solo ma, sia anche fornito di tutte le informazioni necessarie, pena importanti sanzioni.

Kw: Fino a 10329 euro di sanzione per chi

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