Ecco un investimento al 3,5% per assicurarsi una rendita certa di 15 anni pagata direttamente dallo Stato

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Tra il 2020 e il 2021 ha fatto il suo debutto il BTP Futura, un titolo dedicato al risparmiatore retail e con tanto di premio fedeltà. Nelle intenzioni del legislatore, il bond avrebbe finanziato la ripresa economica e remunerato a dovere i risparmi investiti.

Non sappiamo quante di queste intenzioni siano rimaste tali, ossia solo intenzioni, e quanto invece si sia tramutato in realtà.

Le quotazioni attuali dei BTP Futura

Prendiamo il caso, ad esempio, dei sottoscrittori delle quattro emissioni di questi BTP. A distanza di mesi dal loro investimento, non sappiamo nulla in merito al loro livello di soddisfazione. Cioè si ritengono appagati della loro scelta? In compenso sono disponibili le quotazioni di mercato di questi titoli, e si tratta di una debacle.

Delle quattro serie, il “miglior” titolo (BTP Futura 2030) oggi scambia a circa 90 centesimi. Un risparmiatore della prima ora che avesse necessità di vendere il bond porterebbe a casa una perdita secca del 10%. Ancora peggio fa il BTP con durata a 16 anni, che in mattinata quota a 76,93 centesimi.

Tuttavia, la pioggia di vendite sul mercato obbligazionario ha innalzato i rendimenti di tutti i bond. Anzi nel caso del BTP Futura 2037 il rendimento effettivo netto annuo è di circa il 3,059%, quasi il 3,496% lordo. Detta diversamente, ecco un investimento al 3,5% per assicurarsi una rendita certa fino al 2037.

Ovviamente il riferimento è ai prezzi attuali e si considera il rendimento ponderato dei prossimi 15 anni. È evidente che acquistando il bond a prezzi ancora più bassi il rendimento a scadenza sale ulteriormente. Infine, il premio fedeltà spetta solo a chi ha acquistato il bond in emissione.

Infine, rendimenti interessanti spuntano anche sulle scadenze intermedie, come nel caso di alcuni bond a 7 anni.

Una breve scheda del BTP Futura 2037

Il titolo ha codice ISIN IT0005442097, ed è stato emesso il 27 aprile del 2021. La scadenza è fissata alla stessa data del 2037 e il bond riconosce due premi fedeltà (uno intermedio e uno finale) ai soli sottoscrittori della prima ora.

Tutti i BTP Futura sono titoli del tipo step-up (la stessa struttura di rendimenti dei buoni postali). Ossia la cedola nominale lorda cresce all’aumentare del periodo di possesso del titolo. In questo caso, le 4 finestre temporali sono le seguenti:

  • 0,75% per i primi 4 anni di vita (ma il primo anno di cedola è già andato);
  • 1,20% dal 5° all’8° anno;
  • 1,65% per la terza finestra temporale;
  • 2% per gli ultimi 4 anni di vita.

Ecco un investimento al 3,5% per assicurarsi una rendita certa di 15 anni pagata direttamente dallo Stato

Se consideriamo l’attuale costo della vita, si tratta di un rendimento (a scadenza) che non copre il carovita. Quindi con riferimento al 2022 può dirsi un rendimento reale (cioè tolte tasse e inflazione) negativo.

Tuttavia, il rialzo dei prezzi sarà così sostenuto fino al 2037? Noi non lo sappiamo, ma risulta improbabile pensare a simili scenari. Possiamo essere incerti sul quando, ma confidiamo che le fiammate sui prezzi prima o poi scenderanno. Non succederà a stretto giro, ma le Istituzioni e gli economisti sostengono simili scenari.

In definitiva, davanti a titoli così lunghi va adottata la strategia del tipico cassettista. Ossia investire una piccola fiche dei propri risparmi e poi “dimenticarli” fino a scadenza. Eventuali vendite anticipate dello strumento, infatti, potrebbero generare perdite in conto capitale. Considerata la durata complessiva del bond, si tratta di una valutazione da fare attentamente.

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