Ecco come assicurarsi una piccola rendita del 2% netto per 7 anni sui risparmi e con la garanzia dello Stato

rendimenti

La forte ondata di vendite che si sta abbattendo sui titoli di Stato non sembra conoscere tregua. Da inizio anno i gestori stanno alleggerendo le loro posizioni in bond sovrani con la conseguenza che i rendimenti salgono ovunque. Giusto per fare un esempio, ieri il rendimento sul decennale ha sfiorato il 2,74%, salvo poi ripiegare leggermente.

Ponderare rischio e rendimento per i propri investimenti

Sul mercato domestico la situazione è divenuta relativamente interessante (abbiamo visto qualche caso concreto). Ricordiamo infatti che il premio sale quando il rischio aumenta.

Alla base delle vendite troviamo l’inflazione alle stelle, il conflitto in Ucraina, la crisi energetica e il cambio di strategia in casa BCE. A questi elementi si aggiungono alcune considerazioni nazionali. Si pensi all’elevato debito pubblico, la scarsa crescita economica, il rating del Paese, le continue fibrillazioni in seno al Governo.

Il risultato di questa amara e intricata matassa è che gli operatori finanziari rivedono le proprie scelte di portafoglio. Cioè diminuiscono gli asset più rischiosi come i bond italiani, i cui rendimenti sono tornati a livelli che non si vedevano da molto tempo.

Pertanto, prima di parlare di rendimenti è bene ponderare tutti questi elementi e poi decidere sul da farsi.

Ecco come assicurarsi una piccola rendita del 2% netto per 7 anni sui risparmi e con la garanzia dello Stato

Prendiamo ora in considerazione il BTP (ISIN IT0005365165) emesso il 1° febbraio 2019 e con scadenza il 1° agosto 2029. Si tratta di un decennale (7,26 anni residui) con cedola nominale lorda del 3%, ossia il 2,625% netto. Al pari degli altri BTP, stacca la cedola ogni 6 mesi e precisamente al 1° febbraio e al 1° agosto di ogni anno, fino a scadenza.

Nei pochi anni di vita del bond, le quotazioni hanno toccato il loro massimo a inizio 2021 portandosi poco oltre 122 centesimi. Poi dallo scorso agosto i corsi hanno intrapreso una fase discendente e ieri il bond ha chiuso a 104,81 centesimi.

Al prezzo di ieri, il rendimento effettivo netto annuo del titolo è dell’1,997%. Dunque, ecco come assicurarsi una piccola rendita del 2% netto per un periodo di tempo né lungo né breve.

Come neutralizzare il rischio?

Il rischio è come sempre legato all’eventuale vendita anticipata del titolo (solo su altri BTP si è sicuri al 100% dell’extra rendimento a scadenza). Tra un anno, ad esempio, potrebbe esserci la necessità di vendere il bond e il prezzo potrebbe trovarsi a 100. In quel caso l’operazione si rivelerebbe in perdita, perché il guadagno sulla cedola non sarebbe sufficiente per coprire la perdita in conto capitale.

Viceversa, in caso di rivendita in sostanziale pareggio o a un prezzo maggiore scatterebbe anche il guadagno in conto capitale. Infine, se portato a scadenza il BTP non presenta problemi. Il rendimento è infatti positivo è può ritenersi relativamente interessante considerata la durata e il rischio complessivo. Tuttavia, è bene precisare che si tratta di un rendimento che non copre l’attuale inflazione.

Quindi ecco come assicurarsi una piccola rendita sui risparmi.

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