Ecco quanto si percepisce di pensione con 33 anni di contributi

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A determinare la pensione che si andrà a percepire non sono solo gli anni di contributi versati. Incide molto anche l’età di accesso alla quiescenza e le retribuzioni medie su cui sono stati calcolati i contributi. Importante, inoltre, anche il sistema di calcolo applicato nella determinazione dell’importo.

Si tratta di fattori che possono essere molto differenti da un lavoratore all’altro. E proprio per questo due lavoratori con gli stessi anni di contributi potrebbero avere due pensioni nettamente diverse. Ma ecco quanto si percepisce di pensione con 33 anni di contribuzione versata nel corso della vita lavorativa.

I due sistemi di calcolo per l’assegno

Come abbiamo accennato a determinare l’importo che si andrà a prendere sono diversi fattori. E questo, per assurdo, porta un lavoratore con 20 anni di contributi a poter percepire una pensione più alta di chi ne ha versati 35. A pesare, infatti, sono molto di più le retribuzioni ricevute che gli anni di lavoro svolti. Ma importante è anche il sistema di calcolo.

Per chi ha contributi versati anche prima del 1996 il sistema di calcolo applicato è quello misto con parte retributivo e parte contributivo. Se si possiedono almeno 18 anni di contributi versati al 1996, il sistema retributivo è applicato fino al termine del 2011. Se si possiedono meno anni prima del 1996, il sistema retributivo è applicato fino al 31 dicembre 1996. Per i contributi successivi al 2011 o al 1995 si applica, poi, quello contributivo.

Ecco quanto si percepisce di pensione con 33 anni di contributi

Per chi ha lavorato per 33 anni che pensione spetta? Dipende. Se si applica solo il sistema contributivo e la retribuzione media è di 2.000 euro si parla di un montante contributivo di 283.140 euro. Per capire che pensione spetta, però, è necessario sapere a che età si andrà in pensione visto che cambia il coefficiente di trasformazione applicato. Per esempio:

  • andando in pensione a 62 anni si avrà diritto a una pensione mensile di 1.038 euro lordi;
  • andando in pensione a 64 anni si avrà un assegno di 1.102 euro lordi al mese;
  • accedendo a 66 anni l’assegno mensile sarà pari a 1.174 euro lordi.

Calcolo misto più conveniente

Se il calcolo è misto, invece, si complica. Supponiamo che il lavoratore abbia 13 anni di contributi versati prima del 1996 e ne abbia 20 nel sistema contributivo. Supponiamo sempre una retribuzione di 2.000 euro.

La parte retributiva, che approssimativamente ammonta al 2% annuo dell’ultima retribuzione, sarebbe pari a 520 euro. Per la parte contributiva sarà necessario applicare il coefficiente di trasformazione relativo all’età sul montante contributivo. In questo caso il montante contributivo è relativo ai 20 anni ed è pari a 171.600 euro.

A 62 anni si avrà diritto a una pensione uguale a 560 + 629, ovvero a un assegno lordo di 1.189 euro mensili. A 64 anni la pensione sarà pari a 1.227 euro lordi e a 66 anni a 1.271 euro lordi mensili. Per capire quanto realmente entrerà in tasca mensilmente al pensionato è necessario procedere al calcolo della pensione netta.

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