Ecco perchè con il Bonus 200 euro a sorridere saranno questi cittadini e non le famiglie numerose

Famiglie

Prima la pandemia ha ridotto le entrate delle famiglie italiane a causa di lockdown e chiusure di attività e imprese. A questo si aggiunga l’impennata dell’inflazione che ha portato il potere di acquisto degli italiani a scendere paurosamente. E per questo motivo il Governo ha varato il Decreto Aiuti in cui sono contenute numerose misure volte ad aiutare famiglie e imprese. Scopo principale è quello di contrastare l’aumento delle bollette, della spesa alimentare e dei carburanti. I cui prezzi non sono mai stati così alti.

Ma quando tornerà a scendere il costo della vita in Italia? In attesa che accada intanto è stato previsto un aiuto concreto alle famiglie che non sarà erogato solo a pensionati e lavoratori. Il Bonus da 200 euro in arrivo a breve spetterà anche a questi cittadini che inizialmente sembravano esclusi. Ma ecco perchè con il Bonus 200 euro a sorridere saranno principalmente i single.

Quando arriva e a chi?

Il Bonus spetterà ad una platea di beneficiari molto ampia visto che oltre a lavoratori dipendenti, pensionati ed autonomi raggiungerà anche:

  • colf e badanti;
  • disoccupati percettori di NASPI;
  • titolari di reddito di cittadinanza.

Il pagamento dovrebbe giungere a breve ed è stimato tra giugno e luglio 2022. Cambiano le modalità di erogazione in base alla categoria dei percettori e per avere certezza al riguardo si attende un ulteriore decreto.

Ecco perchè con il Bonus 200 euro a sorridere saranno questi cittadini e non le famiglie numerose

Anche se questo beneficio ha lo scopo di tendere una mano alle famiglie italiane, c’è da sottolineare che non tiene conto di un fattore importante. E’ pur vero che per averne diritto è necessario avere un reddito inferiore ai 35.000 euro. Ma l’agevolazione non tiene conto della composizione del nucleo familiare. E se un lavoratore ha moglie e figli a carico avrà diritto a 200 euro come ne avrà diritto un lavoratore che vive solo.

Il decreto, infatti, non fa distinzione tra famiglie numerose e famiglie con un solo componente. Importante, in questo frangente, è solo il requisito reddituale fissato a 35.000 euro. Si tratta, quindi, di un trattamento poco equo visto che le famiglie numerose hanno sicuramente oneri maggiori rispetto ad un single. Altra cosa che non appare equa è stata la decisione di basare il diritto al Bonus sul reddito e non sull’ISEE. Un lavoratore solo, infatti, con reddito di 32.000 euro avrà diritto al Bonus. Pur non vivendo in una situazione disagiata. Una famiglia numerosa monoreddito che supera i 35.000 euro, pur vivendo nel disagio economico, non avrà il Bonus. Ma se fosse stato basato sull’ISEE, probabilmente ne avrebbe beneficiato.

Approfondimento

Fino a 855 euro in più per i pensionati con l’assegno di luglio grazie a questo nuovo Bonus in arrivo

Consigliati per te