Ecco come abbassare legalmente l’ISEE 2023 così da poter pagare meno a scuola e avere sussidi in più

Come abbassare legalmente l’ISEE 2023

Ad inizio anno è tempo di farsi fare l’ISEE o di caricarlo noi tramite INPS. Non dobbiamo rassegnarci ad avere indici alti, perché ci sono dei modi legali per abbassare la cifra. Così da pagare meno tasse scolastiche e, magari, avere qualche Bonus in più. Ecco come fare.

Avete già provveduto a fare l’ISEE per il 2023? Perché è il momento di farlo, magari prendendo appuntamento dal patronato che sa come caricare i dati. Con i mille dubbi di presentarsi all’appuntamento con tutti i documenti a posto.

Servono le copie di carta di identità e di codice fiscale di ogni componente. Così come lo stato di famiglia, anche autocertificato. Dobbiamo portare la nostra dichiarazione dei redditi 2022 (riferita ai redditi 2021) e quella di ogni famigliare.

Ecco tutto quello che serve quando si deve compilare l’ISEE per scoprire il suo ammontare

Ognuno deve portare l’estratto conto della banca con saldo al 31 dicembre 2021 e giacenza media 2021. I dati relativi alle macchine possedute, quelli di fondi a nostra disposizione, i dati catastali degli immobili di proprietà. E sono solo, alcuni dei documenti che servono e che faremmo bene a possedere per non dover tornare due volte.

Questo perché l’ISEE è un indicatore economico non della singola persona, ma di un nucleo familiare. Quello, appunto, che risulta dallo stato di famiglia. Valore fondamentale per poter accedere a tanti benefici fiscali, sgravi e Bonus che lo Stato mette a disposizione dei nuclei familiari. E pagare le tasse universitarie. Tranquilli, perché ecco come abbassare legalmente l’ISEE 2023, in modo da sfruttare meglio questi benefici.

Ci sono diversi modi per abbassare l’ISEE ed ecco quali potremmo sfruttare

Sappiamo, come detto, che l’ISEE si riferisce a due anni prima. In pratica, nel 2023, viene calcolato sulla base del nostro patrimonio 2021. Poniamo, però, che, per qualche motivo, nel 2022 il nostro reddito sia cambiato in peggio. A questo punto, potremmo richiedere di farci emettere l’ISEE corrente rispetto a quello ordinario, che meglio fotografa la nostra situazione attuale.

Però, non è automatico. Occorre che il peggioramento sia consistente. In pratica, se il reddito familiare è più basso del 25% rispetto all’anno prima. O se il patrimonio è peggiorato del 20% rispetto al dato che emerge dall’ISEE ordinario, allora possiamo richiedere questo ISEE. A maggior ragione, se avessimo perso il lavoro nel 2022 e, ovviamente, non saremmo nelle condizioni dell’anno prima.

Ecco come abbassare legalmente l’ISEE 2023 con questi trucchi molto utili

Quante volte ci ritroviamo, nostro malgrado, ad avere un conto cointestato. Ad esempio, quello con gli anziani genitori, in modo da poter effettuare le operazioni per conto loro. Peccato, però, che questo dato finisca per entrare nel calcolo dell’ISEE anche se i soldi sono, in realtà, dei genitori. Togliamoci, quindi, dalla cointestazione, magari facendoci fare una apposita delega dalla banca.

Invece, potrebbe essere utile cointestare il conto, ma solo con una persona, di fiducia, che non faccia parte del nucleo famigliare. Così, dimezzeremo la giacenza media. Anche per quanto riguarda il patrimonio immobiliare si può fare qualche operazione legale. Magari, intestando una casa ai genitori che non devono fare l’ISEE. O concedendo l’usufrutto di una abitazione, non a membri del nucleo, tenendo la nuda proprietà. Anche il cambio di residenza di uno dei membri, quando possibile, porta inevitabilmente a una diminuzione dell’ISEE.

Consigliati per te