Dopo un ribasso senza precedenti quale futuro per Poste Italiane?

Poste Italiane

Dopo un ribasso del 40% inferiore solo al crollo seguito allo scoppio della pandemia, Poste Italiane ha reagito con un rialzo del 30%. Quale futuro per uno dei titoli più importanti di Piazza Affari?

Fino a fine settembre il 2022 era stato un anno pessimo per Poste Italiane che avevano sommato un ribasso di circa il 40%. Solo un’altra volta, anche se con diversa intensità, si era assistito a un ribasso superiore. Parliamo del crollo di circa il 50% che tra il febbraio e marzo del 2020 aveva abbattuto non solo Poste Italiane, ma tutti i mercati azionari mondiali.

Dopo un ribasso senza precedenti quale futuro per Poste Italiane?

Incominciamo col notare come, in un settore che ha visto da inizio anno solo tre titoli (Banco BPM, BPER Banca e Credem) in territorio negativo, Poste Italiane occupa la parte basse della classifica. Ha perso, infatti, circa il 20%. Riuscirà nel corso del mese di dicembre a recuperare questa perdita?

A guardare il grafico notiamo come il responso delle medie non sia dei più incoraggianti. Dopo il decisivo incrocio rialzista di metà ottobre, infatti, a metà novembre abbiamo assistito a un incrocio ribassista. Questo segnale, però, sembrerebbe non essere molto solido. Come si vede, infatti, le medie stentano ad allontanarsi, la qualcosa potrebbe indicare un indizio di rafforzamento del ribasso.

Le prossime sedute, quindi, potrebbero finalmente chiarire il destino del titolo fino a fine anno.

La valutazione sulla base dei fondamentali

Se si guarda al titolo attraverso i multipli di mercato scopriamo che, fatta eccezione per il Price to Book ratio, il rapporto prezzo su utili e quello prezzo su fatturato esprimono una sottovalutazione di poco superiore 10%.

Gli analisti, invece, stando a quanto riportato sulle riviste specializzate, sono più ottimisti con una sottovalutazione che è pari a circa il 30%.

Le quotazioni di Poste Italiane alla chiusura della seduta del 30 novembre

Il titolo Poste Italiane (MIL:PST) ha chiuso la seduta del 30 novembre a quota 9,386 euro, in ribasso dello 0,38% rispetto alla seduta precedente.

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