Dopo un rialzo come non si vedeva da oltre 3 anni e una pausa, le azioni stentano a riprendersi

Dopo un rialzo come non si vedeva da oltre 3 anni quale futuro per Unipol?

Gli ultimi 3 mesi sono stati per Unipol molto movimentati. Dopo un rialzo come non si vedeva da oltre 3 anni il titolo ha tirato il fiato cercando di scaricare gli oscillatori prima di ripartire. Un movimento da manuale che, però, nelle ultime 4 sedute sta vacillando. Cosa fare?

Situazione difficile su Unipol indecisa sul da farsi

Situazione difficile su Unipol indecisa sul da farsi – proiezionidiborsa.it

Dopo un rialzo come non si vedeva da oltre 3 anni e una pausa, le azioni stentano a riprendersi: le indicazioni dell’analisi grafica

Il titolo Unipol (MIL:UNI) ha chiuso la seduta del 28 dicembre in ribasso dello 0,43% rispetto alla seduta precedente, a quota 4,603 euro.

Il deciso rialzo, definito attraverso l’incrocio delle medie mensile, cui abbiamo assistito tra il febbraio 2021 e il luglio 2022 non si vedeva sul titolo da circa 20 anni.

A livello giornaliero, invece, tra inizio ottobre e inizio dicembre c’è stato un interessante rialzo che, però, già a fine novembre era evidente fosse giunto al capolinea.

Dopo una salutare discesa, accompagnata da un incrocio delle medie, il titolo ha tentato una reazione, ma per il momento la situazione è molto incerta. L’approccio ideale a Unipol, almeno in questa fase, potrebbe essere di attendere lo sviluppo degli eventi e capire da che parte le quotazioni decideranno di muoversi.

Il dividendo e la valutazione

Allo stato attuale, infatti, il rendimento del dividendo si aggira intorno al 13%. Per i prossimi anni, invece, è visto in discesa intorno all’8%. In ogni caso, l’aspetto veramente interessante è il payout che nel caso di Unipol è pari a circa il 30%, per cui la distribuzione del dividendo è ben coperta dagli utili della società.

Dal punto di vista dei multipli di mercato, poi, Unipol risulta essere sottovalutata qualunque sia l’indicatore utilizzato. Andiamo ora a vedere nel dettaglio alcuni esempi.

La società è una delle più interessanti sul mercato in termini di valutazione basata sui multipli degli utili. Il PE di Unipol, infatti, non solo è circa la metà rispetto alla media del suo settore di riferimento, ma è anche la metà dl PE medio del mercato italiano. A una sottovalutazione ancora maggiore si arriva andando a considerare il rapporto prezzo su fatturato (PS). In questo caso con un PS pari a  0,2 siamo al cospetto di uno dei titoli più sottovalutati in assoluto di Piazza Affari.

Inoltre il fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, esprime una sottovalutazione di circa il 50%.

Secondo quanto riportato sulle riviste specializzate, poi, per gli analisti che coprono il titolo il prezzo obiettivo esprime una sottovalutazione di circa il 30%.

Consigliati per te