Dopo la frenata di inizio luglio Brembo accelera al rialzo

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Fino a metà luglio la situazione grafica di Brembo non è stata delle migliori. Tanto che facevamo notare come Brembo frenasse a Piazza Affari e che poteva essere probabile un’inversione ribassista.

Le cose sono, però, andate diversamente e dopo la frenata di inizio luglio Brembo accelera al rialzo. Per capire l’importanza del movimento basti pensare che sei sedute consecutive al rialzo sul titolo non si vedevano da inizio gennaio 2022.

Dopo la frenata di inizio luglio Brembo accelera al rialzo

Il titolo Brembo (MIL:BRE) ha chiuso la seduta del 3 agosto a quota 10,62 euro in rialzo dell’1,34% rispetto alla seduta precedente.

Time frame giornaliero: le indicazioni dell’analisi grafica

La tendenza in corso è saldamente rialzista e adesso punta al II obiettivo di prezzo in area 11,02 euro. La massima estensione al rialzo, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 11,80 euro (III obiettivo di prezzo).

La tendenza potrebbe girare al ribasso nel caso di una chiusura giornaliera inferiore a 10,23 euro. In questo caso le quotazioni potrebbero scendere fino in area 9 euro.

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La valutazione del titolo Brembo

Dopo il rialzo delle ultime sedute la valutazione del titolo basata sui multipli di mercato è molto chiara. Qualunque sia l’indicatore utilizzato, infatti, il titolo Brembo risulta essere sopravvalutato.

Se si guarda al rapporto tra prezzo e utili, Brembo è sopravvalutato del 30% circa rispetto ai suoi competitor italiani. Analogo risultato si ottiene se si guarda a tutto il settore europeo. Sopravvalutazione confermata anche dal rapporto Price to Sales (PS). Il rapporto tra capitalizzazione e fatturato, infatti, è di poco superiore a 1. L’aspetto più importante però, è che questo valore è più del doppio della media del settore di riferimento.

Infine, il fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, esprime una sopravvalutazione di circa il 7%.

L’indice di liquidità è molto superiore a 1, per cui non ci sono problemi riguardo la situazione finanziaria. Inoltre, il rapporto tra debito e capitalizzazione è pari a circa il 50%, un ottimo risultato.

Secondo alcune riviste specializzate gli analisti hanno un consenso medio mantenere e un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione del 10%.

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