Cosa dobbiamo attendere sui mercati per il mese di febbraio?

Cosa dobbiamo attendere sui mercati per il mese di febbraio-Foto da pixabay.com

Oggi deciderà la Federal Reserve sui tassi. Powell nell’ultimo meeting aveva ventilato l’ipotesi di almeno tre tagli nel corso del 2024. Gli ultimi dati macroeconmici invece, s embrerebbero frenare questa ipotesi. I mercati attendono  più chiarezza sui tassi, saranno delusi? A parer nostro, si sta andando verso un atterraggio morbido dell’economia e i tagli dei tassi verranno rinviati di emse in emse. All’inizio i mercati potrebbero prenderla male e ritracciare, poi come è accaduto quasi sempre nelle serie storiche, dopo aver scaricato un eccesso di ipercomprato, dovrebbero ripartire al rialzo. Cosa dobbiamo attendere sui mercati per il mese di febbraio?

Cosa accadrà?

Il 30 gennaio i listini azionari che seguiamo hanno chiuso la seduta di contrattazione ai seguenti prezzi:

Dax Future

17.074

Eurostoxx Future

4.682

Ftse Mib Future

30.787

S&P500 

4.924,97.

Il mese di febbraio è sostanzialmente un mese positivo dal 1898 ad oggi. Non segna quasi mai il minimo annuale e nemmeno il massimo. La prima parte è ciclicamente al ribasso per poi lasciare spazio a un nuovo rialzo fino alla fine del mese.

Cosa dobbiamo attendere sui mercati per il mese di febbraio?

Quali sono i livelli dei prezzi da monitorare e che ci permetteranno di mantenere un affidabile polso della situazione? Un aiuto ci viene dall’analisi tecnica e dallo studio della tenddenza con minimi e massimi crescenti (rialzista) o decrescenti (ribassista). I livelli spartiacque saranno questi in chiusura del 2 febbraio. Sopra, continuazione del rialzo, sotto, inizio del ribasso:

Dax Future

16.700

Eurostoxx Future

4.469

Ftse Mib Future

29.990

S&P500 

4.838.

Il mese di gennaio si è chiuso con tendenza rialzista e barometro annuale al rialzo, quindi tutto si deciderà di settimana in settimana e poi a fine mese. Non vediamo comunque grossi pericoli di medio termine alle porte, e se si verificasse un ritracciammento questo potrebbe essere propedeutico a nuovi rialzi annuali. La statistica dal 1898 ad oggi, si fa dire che probabilmente fra ottobre 2022 e marzo 2023, si sia formato un bottom in chiave pluriennale.

Vedremo poi in corso d’opera.

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